Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2024-2025, in arrivo ci sono molte novità importanti che promettono di arricchire e aggiornare l’esperienza educativa degli oltre 7 milioni di studenti italiani. La guida “La scuola riparte. Il nuovo anno scolastico” allegata a Il Sole 24 Ore di mercoledì 4 settembre offre una panoramica dettagliata di queste innovazioni.
I primi a rientrare in classe saranno gli studenti della provincia autonoma di Bolzano. Seguiranno lunedì quelli di Trento, e successivamente il resto d’Italia. Gli studenti verranno accolti da un quadro complesso e ricco di sfide, con la speranza che, quest’anno, le luci possano prevalere sulle ombre. Non mancano, infatti, i consueti problemi di settembre. Il boom di supplenti, che potrebbe toccare il record di 250mila, e le incertezze sul fronte dei dirigenti scolastici, aggravate dalla recente decisione del Tar di annullare il concorso straordinario per 519 presidi, rappresentano due delle principali criticità. Si teme che il numero di istituti affidati a un preside “reggente” possa superare gli 800, ben oltre i 300 considerati fisiologici.
Tuttavia, le numerose novità introdotte quest’anno offrono motivi di ottimismo. Tra queste, spicca l’avvio della nuova filiera tecnologico-professionale basata sul modello “4+2”, che coinvolgerà inizialmente 172 istituti secondari e potrebbe, in futuro, diventare il modello di riferimento per l’intera istruzione tecnica. Anche l’introduzione del curriculum digitale, con un aumento delle ore dedicate all’informatica e alle competenze digitali, rappresenta un passo avanti significativo per preparare gli studenti alle sfide future. Il potenziamento dell’insegnamento delle lingue straniere, con particolare attenzione a inglese, francese e tedesco, e l’incremento delle discipline STEM, attraverso nuovi laboratori e attività pratiche, mirano a stimolare l’interesse per le materie scientifiche e a promuovere competenze critiche e analitiche. Le novità non si fermano qui: nuove linee guida per l’educazione civica, che per la prima volta si aprono alle imprese e al mondo del lavoro, e fondi aggiuntivi per i corsi di italiano per gli studenti stranieri sono solo alcuni degli interventi previsti. Inoltre, si attendono importanti cambiamenti in corso d’anno, come la stretta sul voto in condotta e sulle sospensioni in chiave anti-bullismo, in attesa dell’approvazione definitiva della Camera, e la possibilità per le famiglie di richiedere la conferma del docente di sostegno, in base a un decreto ministeriale di prossima emanazione. Guardando al futuro, c’è la speranza che i numerosi cantieri aperti grazie al PNRR possano restituirci, nel settembre 2025, una scuola finalmente più sicura, tecnologicamente avanzata e con un corpo docente più giovane e preparato.