Questa è una sintesi di quanto detto da Philippe Leclerc, Direttore dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’UNHCR, dopo la missione di una settimana in Ucraina – a cui il testo citato può essere attribuito – durante il briefing alla stampa odierno al Palais des Nations a Ginevra.
Con l’arrivo del secondo inverno dall’invasione su larga scala dell’Ucraina nel febbraio 2022, l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, chiede un sostegno costante per i civili ucraini gravemente colpiti dalla guerra.
Questa settimana, le forti nevicate e il crollo delle temperature hanno aggravato una situazione già disastrosa, causando vittime tra i civili, interruzioni di corrente e ponendo sfide significative per le persone vulnerabili, in particolare per quelle comunità che si trovano in prima linea. L’UNHCR e i suoi partner, che sostengono il governo ucraino, sono impegnati a fornire un sostegno umanitario immediato a coloro che ne hanno bisogno – tra cui molte famiglie sfollate all’interno del Paese – e a contribuire ai primi sforzi per la ricostruzione.
Quest’inverno, l’UNHCR raggiungerà circa 900.000 persone con sostegni essenziali, quali assistenza in denaro per l’aumento delle bollette energetiche, indumenti caldi, apparecchi per il riscaldamento e assistenza per isolare le case. Più di 460.000 sfollati e persone colpite dalla guerra hanno già ricevuto l’assistenza in denaro all’inizio dell’inverno.
La distruzione causata dalle ostilità in tutto il Paese è schiacciante. Ho visto case e scuole completamente distrutte o pesantemente danneggiate a Vysokopillia, nel nord di Kherson, che è stata riconquistata nell’ottobre dello scorso anno dopo sette mesi di occupazione temporanea da parte delle forze armate russe. Nonostante l’immensa distruzione, circa il 50% dei residenti è tornato e ho incontrato Halyna e Liudmyla, le cui case sono state riparate nell’ambito del programma di accoglienza dell’UNHCR. Hanno apprezzato il sostegno che ha permesso loro di tornare e di stare al caldo quest’inverno e hanno invitato noi e la comunità internazionale a non dimenticare la popolazione ucraina, che sta ancora soffrendo per la guerra in corso.
A Odessa, numerose strutture portuali sono state danneggiate insieme a siti di interesse culturale e storico e alle case dei cittadini. Qui l’UNHCR sostiene il più grande hub umanitario del Paese, che distribuisce aiuti a 500 famiglie sfollate al giorno, collaborando con organizzazioni comunitarie fondate da persone sfollate, che favoriscono l’inclusione e il recupero psicosociale.
In tutto il Paese, i centri di protezione multi-servizio gestiti dall’UNHCR e dai suoi partner svolgono un ruolo fondamentale nel fornire assistenza legale gratuita per aiutare le persone a recuperare i documenti e le attestazioni di proprietà, fondamentali per accedere ai servizi di protezione amministrativa e sociale e al risarcimento dei beni. Nelle regioni che ospitano il maggior numero di sfollati interni, come Dnipro e Zaporizhizhia, L’UNHCR continua a sostenere coloro che vivono in alloggi collettivi. Alcuni vivono lì dal 2022, separati dai familiari e sradicati dalle comunità di origine. Ho incontrato Nadiia, vedova e madre di sette figli, che da quando è fuggita nell’aprile del 2022 non ha più visto i suoi fratelli e sorelle, rimasti nel villaggio di Smila, occupato temporaneamente.
Nel 2023, l’UNHCR in Ucraina ha raggiunto più di 2,4 milioni di persone con servizi di protezione come assistenza legale gratuita e supporto psicosociale, assistenza in denaro e in beni essenziali, materiali per ripari di emergenza e riparazioni di case e centri collettivi. Tutto ciò è stato fatto grazie alla risposta inter-agenzie e alla leadership impegnata del governo e delle autorità regionali e locali. Ho avuto il piacere di incontrare i governatori di Kherson e di Zaporitzhia, che hanno ribadito la loro forte collaborazione e condiviso le loro visioni per la ricostruzione delle loro regioni.
Mentre la guerra continua senza una fine all’orizzonte, le persone e le comunità stanno lavorando per ricostruire le case e le proprie vite. Mentre ci avviciniamo al secondo anno dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, è fondamentale che i finanziamenti umanitari siano sostenuti e ampliati. Questo è fondamentale per stabilizzare le popolazioni sfollate, consentire i ritorni e creare opportunità in Ucraina attraverso iniziative umanitarie, di recupero e di sviluppo.