CONDOTTA CONTINUA E VIOLENTA E LO STALKER FINISCE IN GALERA

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce hanno eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico di CASTELLUZZO Yari, 34enne leccese con numerosi precedenti penali.

 

L’Ordinanza, emessa dal G.I.P. Simona PANZERA, su richiesta del Sostituto Procuratore, Stefania MININNI, ha contestato numerosi reati, tutti di natura violenta,  tra cui violenza sessuale, violenza privata, stalking, minacce gravi e danneggiamento a seguito di incendio, tentata estorsione, commessi dal CASTELLUZZO a partire dall’estate del 2018.

All’epoca l’uomo era domiciliato nello stesso condominio in cui abitavano due giovani donne, di una delle quali si invaghiva. Più volte CASTELLUZZO veniva respinto in modo deciso ma perseverava nella sua azione molestatrice, giungendo anche a minacciare la coinquilina della donna, accusata di essere causa del respingimento da parte della ragazza della quale si era innamorato. In alcuni casi esibiva anche dei coltelli utilizzandoli per intimorire.

CASTELLUZZO Yari non interrompeva la sua azione delittuosa nemmeno quando finiva in carcere per altri fatti e da lì continuava a scrivere alla malcapitata, alternando lettere nelle quali dichiarava i suoi sentimenti per lei, a minacce perché veniva respinto.

Nel frattempo le due donne si vedevano costrette a cambiare domicilio ma una volta fuori dal carcere, CASTELLUZZO le rintracciava riprendendo la sua incessante azione di stalker. In una occasione, a bordo di un motociclo, le inseguiva per tutta la città fermandosi solo dopo l’intervento di una Volante della Polizia, alla quale le due donne avevano chiesto aiuto. In un’altra occasione l’uomo bloccava per strada la donna di cui si era invaghito e, costringendola con violenza, la baciava sulla bocca.

Nel frattempo CASTELLUZZO Yari si trasferiva nel centro storico di Lecce dove, ancora una volta, dava sfogo alla sua personalità violenta, ingaggiando con i vicini di casa violenti litigi, innescati da futili motivi. Nel corso degli alterchi minacciava pesantemente diverse persone abitanti nella zona e nella notte dell’11 gennaio scorso incendiva l’auto di una donna che con lui aveva avuto un battibecco; l’incendio oltre a distruggere l’auto della donna ne danneggiava altre tre parcheggiate vicino.

L’uomo riusciva a condizionare la vita del vicinato e addirittura si rendeva responsabile di estorsione nei confronti del marito della donna cui aveva incendiato l’auto, giungendo a chiedere soldi in cambio di protezione da eventuali futuri fatti violenti in loro danno.

Tutte le circostante sono state documentate dagli investigatori della Squadra Mobile, con denunce, dichiarazione, immagini e da ultimo il sequestro degli indumenti indossati nel corso dei fatti criminosi video-ripresi.

Il lavoro investigativo ha portato all’emissione del provvedimento restrittivo che ha riaperto le porte del carcere a CASTELLUZZO Yari e ridato serenità alle sue vittime.