Confesercenti Padova: quella che si respira tra gli operatori del settore moda abbigliamento è un’aria di cautela. Nella stragrande maggioranza, infatti, il periodo appena trascorso è stato bollato non positivo ed in alcuni casi disastroso, in media i negozi hanno avuto una contrazione delle vendite del 20%.
Con il mese di giugno e il bel tempo la tendenza ha iniziato ad invertirsi e purtroppo proprio ora che si iniziava a vendere arrivano i Saldi.
Linda Ghiraldo, Presidente della Fismo Confesercenti, dichiara “I Saldi, che potrebbero essere un’occasione per recuperare un po’ di liquidità, in realtà vengono snaturati nella loro ragion d’essere. Non si può certo affermare che siano saldi di fine stagione se fatti partire i primi di luglio, quando dopo un lungo periodo di brutto tempo (che non ha avuto precedenti) è arrivata finalmente la bella stagione e la possibilità di vendere la collezione estiva”.
Ghiraldo continua “Sentiamo la necessità di affrontare quanto prima tutto il tema dei saldi, rivedendo soprattutto la normativa che stabilisce le date di inizio. Bisogna quindi affrontare l’argomento a 360 gradi, andando ad analizzare come i minori introiti del comparto abbigliamento non dipendano solo dalle condizioni climatiche ma anche da molti altri fattori. Infatti negli ultimi anni tutto il comparto del commercio ha subito una rivoluzione copernicana, è cambiato soprattutto l’approccio del consumatore all’acquisto con l’arrivo di Internet. Pertanto non si può solo aspettare il momento dei saldi per recuperare parte dei mancati introiti, ma bisogna aiutare i nostri imprenditori a mettere in atto nuove politiche e progetti, proprio a sostegno dei tanti negozi di vicinato che spesso subiscono una concorrenza sleale da parte delle grandi catene.
Oggi, conclude la Presidente Fismo, i consumatori possono contare, per l’appunto, su un’ampia rete di negozi di vicinato che anima i centri storici ed i quartieri delle nostre città. Il consiglio è proprio quello di rivolgersi a loro, fare i propri acquisti nei negozi di fiducia, per avere la certezza di uno sconto reale su merce nuova e non farsi attrarre da scontistiche troppo elevate se non si vuole rischiare di acquistare fondi di magazzino!”.
Delle circa 390mila famiglie padovane il 75% effettuerà un acquisto in saldo, il 6% non acquisterà ed il rimanente deve ancora decidere, secondo i dati dell’Osservatorio Economico Confesercenti.
Spesa media di 155€ a famiglia per un valore complessivo di circa 45 milioni di euro.