In controtendenza all’andamento generale sono trentuno milioni gli italiani che non hanno mai fatto la spesa sul web e non rinunciano al contatto diretto per avere maggiori opportunità di scelta, poter toccare con mano i prodotti ma anche come occasione di socializzazione.
E’ quanto emerge dalla ricerca Coldiretti/Censis presentata al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este a Cernobbio, dalla quale si evidenzia una tendenza alla polarizzazione dei comportamenti di acquisto tra chi approfitta delle piattaforme web di food delivery per poter mangiare e rifornirsi senza dover uscire di casa, confinando così l’esperienza del cibo tra le mura domestiche, e chi invece non rinuncia a fare la spesa personalmente anche per vivere esperienze che vanno al di là del semplice momento di consumo.
Un esempio è rappresentato – nota lo studio Coldiretti/Censis – dagli italiani che frequentano i mercati contadini. Tra chi ha fatto almeno una volta la spesa in un farmers market sono 8 milioni quelli che dichiarano di recarsi tra i banchi dei produttori anche e soprattutto per incontrare persone, socializzare e trovare occasioni di convivialità. Il risultato è che in molte realtà – spiega Coldiretti – i mercati contadini hanno affiancato o addirittura sostituito i bar come luogo di ritrovo per sviluppare relazioni sociali, soprattutto nei grandi centri urbani. Non a caso i più affezionati frequentatori dei farmers market – aggiunge Coldiretti – sono gli anziani, che nella spesa dal contadino trovano spesso una soluzione ai problemi di solitudine.
Ma la spesa “non virtuale” è spinta anche da un’altra tendenza che vede – secondo lo studio Coldiretti/Censis – una componente sempre maggiore degli italiani che non si accontenta di farsi portare a casa il cibo ma vuole risalire all’origine di quel che mette in tavola, approfondendo la conoscenza della filiera e cercando il contatto diretto con i produttori e i loro territori.
Un’espressione di questo fenomeno è rappresentata dal boom del turismo enogastronomico che ha ormai raggiunto numeri da record tanto da essere entrato stabilmente negli stili di vita degli abitanti del nostro Paese. Secondo lo studio Coldiretti/Censis sono 38 milioni gli italiani che nel 2018 hanno frequentato almeno una volta una sagra di prodotti locali, mentre in 26 milioni hanno scelto di trascorrere appositamente le proprie vacanze in territori che ospitano eccellenze enogastronomiche. Sono inoltre 23,7 milioni i cittadini del Belpaese che hanno partecipato, secondo Coldiretti/Censis, ad eventi e serate di degustazioni di prodotti o vini, e 23 milioni coloro che hanno soggiornato almeno una volta in agriturismo.
Un fenomeno favorito anche dalla nascita in Italia di una rete unica a livello internazionale per dimensioni e caratteristiche che ha esteso la sua presenza dalle fattorie ai mercati, dai ristoranti al cibo di strada, dagli agriturismi agli orti urbani. Complessivamente la rete di Campagna Amica – spiega la Coldiretti – è composta da 7502 fattorie, 1187 mercati, e 2352 agriturismi. Nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.
“Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.