In particolare nella cittadina pedemontana sarà vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità (per una sola volta al giorno).
La principale modalità di lavoro sarà lo smart-working, con la promozione, da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, della fruizione di ferie e congedi per i propri dipendenti.
Stop alle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, così come ai servizi dell’infanzia. Una decisione, quest’ultima, legata anche alla presenza di alcuni contagi tra i ragazzi che frequentano la scuola a Randazzo, ma sono residenti in altri Comuni del comprensorio.
Chiusi pure musei, biblioteche e luoghi di cultura, inoltre saranno vietati banchetti e feste private di qualunque tipo. Sospesi anche tutti gli eventi sportivi (incluse le attività di allenamento), le manifestazioni culturali, ludiche e religiose (grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole ballo, sale giochi, discoteche, ecc.). Stop, altresì, alle cerimonie civili e religiose – a eccezione dei funerali a cui potranno partecipare massimo 15 persone – e ai mercati.
All’interno degli esercizi commerciali sarà consentito l’accesso a una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale. Sarà possibile transitare per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nel Comune esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purché condotti a titolo individuale.
Attualmente sono in vigore nell’Isola altre tre “zone rosse”: Sambuca di Sicilia in provincia Agrigento (fino al 7 novembre), Mezzojuso nel Palermitano (24 ottobre) e Galati Mamertino in provincia di Messina (24 ottobre).