Lo ripetiamo da giorni: il Governo non trascuri il sistema di accoglienza e i centri di permanenza per il rimpatrio come ha fatto con le carceri, il risultato potrebbe essere altrettanto grave.
La salute di rifugiati e migranti e operatori deve essere garantita, queste strutture non sono preparate per la gestione di un’emergenza sanitaria. Il primo caso di contagio da coronavirus accertato in un centro di accoglienza di Milano indica l’urgenza di disporre in modo preventivo misure adeguate a contenere la diffusione del virus e a elaborare un piano di risposta appropriato qualora si rendesse necessario dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.
“Il ministero dell’Interno si attivi, attraverso le Prefetture, per non fare uscire dai centri quanti hanno concluso il loro progetto di accoglienza e acceleri il trasferimento nelle strutture per quanti ne hanno diritto e sono in attesa di accedervi. Infine, come sollecitati nei giorni scorsi a Roma insieme a diverse realtà, sarebbe opportuno, d’intesa con i Comuni, ricavare ulteriori posti nei circuiti di accoglienza per quei titolari di protezione internazionale o umanitaria che, avendone già beneficiato in passato ne sono ora usciti e si trovano a fronteggiare una temporanea situazione di emergenza abitativa”.