Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, anticipando che la Fondazione “si sta già preparando nell’eventuale gestione di pazienti Covid”.
“Abbiamo creato – ha detto Albano – un’area di degenza, al terzo piano, di 40 posti letto che in una fase emergenziale potrà arrivare a 90 posti. E’ stato completato il nuovo reparto di terapia intensiva con il passaggio da 4 posti letto a 9 e una terapia sub intensiva con 4 posti di degenza.
Tengo a sottolineare – ha aggiunto il presidente – che il reparto Covid avrà dei percorsi totalmente distinti e separati dagli altri reparti per garantire la sicurezza di pazienti e del personale sanitario”.
“La Fondazione Giglio – ha concluso il presidente – sta facendo un grande sforzo organizzativo per mantenere aperte tutte le attività sanitarie, ad oggi presenti nel nostro Istituto, in modo da garantire continuità assistenziale”.
Proseguono, tra queste, le attività oncologiche, neurologiche con il centro sclerosi multipla, cardiologiche (il Giglio è hub nella rete dell’infarto), l’ostetricia, le prestazioni ambulatoriali in urgenza e non differibili e anche centro prelievi.