Corruzione di minorenni e atti osceni commessi in presenza di bambine: per la prima volta a Rimini applicata la “sorveglianza speciale di P.S.”
Per la prima volta a Rimini applicata la “sorveglianza speciale” con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dai minori, su proposta del Questore.
Un provvedimento di natura preventiva quella della sorveglianza speciale per anni TRE emessa a carico di un cinquantenne riminese che si è reso responsabile in plurime circostanze dei reati di corruzione di minorenne e atti osceni commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati dai minori, parchi pubblici ubicati a Rimini e a Riccione.
Il provvedimento è stato emesso alcuni giorni fa dal Tribunale di Bologna- sezione misure di prevenzione-, a seguito della proposta a firma del Questore di Rimini in virtù delle accurate indagini sviluppate dalla sezione specializzata in materie di misure di prevenzione della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato. Si tratta della prima volta a Rimini, e di una delle prime misure in Italia.
L’uomo, da oltre vent’anni (la prima sentenza di condanna riguarda fatti risalenti al 1997), si è reso responsabile di condotte moleste nei confronti di bambine o ragazzine nelle aree giochi dei parchi pubblici o in spiaggia. Approfittando della temporanea assenza dei genitori mostrava loro i suoi genitali, masturbandosi in loro presenza. Più volte, grazie all’intervento delle pattuglie delle Forze dell’Ordine, l’uomo è stato individuato, tratto in arresto, impedendo che accadessero fatti più gravi.
Nonostante i numerosi arresti e condanne, (l’ultima alcuni mesi fa) l’uomo appena rimesso in libertà, si rendeva nuovamente responsabile delle medesime condotte criminose non avendo timore neanche di essere notato dai passanti, allorquando in pieno giorno avvicinava una bambina che si trovava in attesa alla fermata dell’autobus, masturbandosi di fronte a lei.
Con il provvedimento emesso dal Tribunale di Bologna che ha condiviso le argomentazioni e le richieste del Questore di Rimini, oltre alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, all’uomo è stato imposto il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dai minori quali scuole, luoghi di formazione fisica e culturale, parchi pubblici, impianti sportivi e ludoteche.
La possibilità di applicare la sorveglianza speciale anche a soggetti che con il loro comportamento mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni è un’ipotesi già prevista nel Codice Antimafia ed in questo caso viene applicata ad un soggetto che non è in grado di frenare le proprie pulsioni sessuali alla vista dei minori, non avendo ottenuto l’effetto dissuasivo dalle numerose condanne ricevute o dalle detenzioni già sofferte.
La misura di prevenzione, in questi casi, è adeguata e necessaria, proprio perché discende da una pericolosità specifica e tipizzata, incide, principalmente e in modo peculiare, sulla libertà di circolazione, e non, se pure con varie gradazioni, sulla libertà personale.