Decelera la corsa del covid in Italia. Dopo settimane, è infatti “in lieve calo l’incidenza settimanale a livello nazionale: 836 ogni 100.000 abitanti rispetto a 848 ogni 100.000 abitanti (18-03/24-03)”. Questo il dato del monitoraggio di Iss-ministero Salute sull’andamento della pandemia nel Paese.
Nel periodo 9–22 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è invece pari a 1,24, in aumento rispetto alla settimana precedente, quando era 1,12, e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, invece, cala lievemente: 1,03 al 22 marzo contro 1,08 al 15 marzo.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7%, in lieve aumento rispetto al 4,5% del 24 marzo. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% rispetto al 13,9% del 24 marzo.
Quattro le Regioni/Province Autonome classificate a rischio alto di progressione Covid-19 a causa di molteplici allerte di resilienza. Dodici Regioni/Province Autonome sono a rischio moderato, fra cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto, e le restanti Regioni/Province Autonome sono classificate a rischio basso.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione. È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening.
“La mascherina ha mostrato di essere uno strumento molto efficacie nella difesa dal Covid. Detto questo, l’obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più neanche la mascherina al chiuso”, ha affermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, aggiungendo: “Questo è l’obiettivo e credo che ci siano le condizioni per raggiungerlo, al di là di situazioni particolari che valuteremo. Credo anche questo sia un segno di ritorno alla normalità”.
Sulla quarta dose del vaccino anti-Covid per gli anziani “ho proposto” ai Paesi europei “di coordinarci, non ha senso andare in ordine sparso. Mi hanno seguito: si deciderà, dopo aver ascoltato gli esperti e le agenzie regolatorie, la settimana prossima”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Oggi si apre una nuova fase con la fine dello stato di emergenza, “il Paese affronta l’epidemia ancora in corso con strumenti ordinari. Ma non significa che la pandemia è finita”, ha aggiunto Speranza.
AGIMEG