Aumenta il tasso di incidenza di casi di Covid-19 in Europa. I casi nel mondo sono prossimi ai 20 milioni, con 716.075 decessi. Questi i dati degli ultimi report dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). In Italia complessivamente dal 30 gennaio al 29 luglio 2020 sono stati notificati al sistema di sorveglianza integrato, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, 246.602 casi confermati di infezione da SARS-CoV-2, di cui 34.213 morti (letalità complessiva 13,9%).
L’OMS e il ECDC indicano il rischio di assistere ad ulteriori aumenti di casi nei prossimi mesi se non saranno assunte misure di prevenzione e controllo.
In questo scenario, al fine di fronteggiare in modo ottimale un eventuale aumento di casi di SARS-CoV-2 che si dovesse verificare nella stagione autunno-invernale, il ministero della Salute ha emanato l’11 agosto la circolare “Elementi di preparazione e risposta a COVID-19 nella stagione autunno-invernale”, predisposta dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il ministero della Salute e il Coordinamento delle Regioni e Province Autonome.
Il documento, partendo dall’analisi delle criticità affrontate nelle prime fasi dell’epidemia e dei punti di forza messi in campo, fornisce elementi di preparazione e risposta analizzando i possibili scenari futuri. In particolare la circolare sottolinea che gli scenari per l’autunno, in termini di impatto sul sistema sanitario, dipenderanno molto da alcune incognite: trasmissibilità di SARS-CoV-2 a fine estate, trasmissibilità di SARS-CoV-2 nelle scuole, grado di accettazione delle misure igienico-sanitarie e comportamentali per la prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2 da parte della popolazione generale, capacità di risposta da parte dei sistemi di prevenzione e controllo.