Paolo Ubezio, responsabile dell’Unità di Biofisica, presenta i focus di questa settimana su alcuni aspetti della diffusione della pandemia nelle regioni italiane, utilizzando lo strumento interattivo di visualizzazione dei dati regionali e provinciali sviluppato.
Grazie a questo strumento sono presi in considerazione gli indicatori regionali di seguito elencati. Un confronto tra regioni viene effettuato tenendo conto del numero di residenti (ad esempio terapia intensiva per 100.000 abitanti):
- isolamento
- terapia intensiva
- deceduti
- ricoverati con sintomi
- totale ospedalizzati
- isolamento domiciliare
- totale positivi
- variazione totale positivi
- nuovi positivi
- dimessi guariti
- tamponi
- guariti nel giorno
- deceduti nel giorno
- totale casi
Lo strumento, aggiornato quotidianamente con gli ultimi dati disponibili, è un file di excel scaricabile al seguente link:
I focus di questa settimana sono:
- Confronto dell’espansione dell’epidemia nei mesi di marzo e di aprile
- Il numero di persone decedute nelle regioni italiane: la variazione del trend nelle ultime due settimane
- Lazio e Campania: quattro indicatori a confronto nel Centro e Sud Italia
- Quattro province capoluogo: Milano, Genova, Firenze e Roma
Confronto dell’espansione della pandemia nei mesi di marzo e di aprile
Dati aggiornati al 29 Aprile.
Considerando le quattro regioni più colpite dall’epidemia, il grafico riporta i casi accertati, le persone ospedalizzate e decedute in tre date: l’11 marzo (inizio del lockdown), l’1 aprile e il 29 aprile. Alla forte espansione della pandemia in marzo è seguita la sua riduzione in aprile, ritornando poi al 29 aprile a livelli paragonabili a quelli dell’11 marzo.
I casi accertati in Lombardia ed Emilia-Romagna sono diminuiti del 20% in aprile rispetto a marzo, sono rimasti quasi invariati ma su livelli più bassi in Veneto, mentre sono aumentati del 70% in Piemonte, che ha superato l’Emilia-Romagna.
Il numero di persone ospedalizzate è diminuito in aprile ma è ancora alto in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, anche se con un trend in forte diminuzione.
Il numero di persone decedute in Lombardia ed Emilia-Romagna in aprile è stato simile a quello registrato in marzo, mentre è raddoppiato in Piemonte e Veneto, dove però si sono avuti meno della metà dei decessi rispetto alle altre regioni. Il Piemonte ha attualmente il numero di decessi giornalieri più alto in rapporto alla popolazione.
Il numero di persone decedute nelle regioni italiane: la variazione del trend nelle ultime due settimane
Dati aggiornati al 29 Aprile.
Il grafico mostra il numero di persone decedute al giorno nell’ultima settimana e in quella precedente, in rapporto alla popolazione residente nelle regioni italiane.
Il trend degli ultimi giorni per le regioni del Nord Italia è di 1 persona deceduta al giorno per 100˙000 residenti, 300 in totale in forte diminuzione rispetto alle 400 persone decedute al giorno nella settimana precedente, ma ancora alto.
Nelle regioni del centro Italia si registrano complessivamente circa 40 persone decedute al giorno, 20 nel Sud Italia.
Rispetto alla settimana precedente, il trend è in diminuzione nelle regioni dove si registrano più decessi, sostanzialmente invariato nelle altre regioni.
Lazio e Campania: quattro indicatori a confronto nel Centro e Sud Italia
Dati aggiornati al 29 Aprile.
I casi accertati in Lazio sono aumentati rapidamente in marzo e hanno avuto solo una flessione in aprile, mentre in Campania l’aumento in marzo è stato più lento e si è registrato un progressivo rallentamento in aprile. Attualmente in Lazio si registrano circa 80 nuovi casi al giorno, contro i 30 della Campania.
La curva del numero di persone decedute non mostra un cambio di pendenza chiaro nell’ultimo mese in Lazio, mantenendo circa 10 persone decedute al giorno, il doppio di quelle registrate in Campania.
L’aumento del numero delle persone ospedalizzate a cui abbiamo assistito in marzo si è invece arrestato all’inizio di aprile; successivamente il numero è rimasto stabile, con circa 1500 persone in ospedale in Lazio e 600 in Campania.
Il numero delle persone in terapia intensiva è diminuito costantemente in Campania durante tutto il mese di aprile, solo nell’ultima settimana in Lazio.
Quattro province capoluogo: Milano, Genova, Firenze e Roma
Dati aggiornati al 29 Aprile.
L’andamento delle quattro province riflette la variazione geografica di diffusione della pandemia, che è progressivamente minore allontanandosi dal focolaio iniziale lombardo ma con la Liguria che è entrata nell’area di maggior diffusione (come il Piemonte).
Il numero di casi accertati nella provincia di Genova ha subito un brusco aumento nella prima metà di aprile ed è simile a quello di Milano in rapporto alla popolazione, ma con un trend attuale di 11 nuovi casi al giorno per 100˙000 residenti rispetto agli 8 di Milano.
Nella provincia di Firenze si sono registrati circa 300 casi per 100˙000 residenti (3000 in totale), e 100 nel Lazio (4700 in totale) con bassi numeri di nuovi casi, in ulteriore diminuzione.
Come si usa lo strumento per la visualizzazione dei dati di diffusione del Covid-19
Una volta scaricato il programma cliccando sul link, il file può essere aperto con Excel, e facilmente consultato (accettando di abilitare le modifiche per effettuare le selezioni desiderate). Lo strumento è composto da 5 fogli. In ciascun foglio sono inseriti dei menù a tendina, in azzurro, da cui è possibile scegliere la regione di interesse e gli altri indicatori (come ad esempio persone positive attualmente in casa, in ospedale, in terapia intensiva, il numero di persone guarite, decedute, o il numero di tamponi effettuati) che si vogliono analizzare.
E’ possibile visualizzare:
- la situazione attuale, l’andamento storico e il trend attuale dall’inizio della epidemia (24febbraio ) per la regione selezionata e in base all’indicatore scelto;
- l’andamento storico di tutti gli indicatori per una determinata regione;
- l’andamento storico di tutte le regioni per un determinato indicatore (con l’opzione di scelta tra numeri assoluti e tassi per 100000 residenti);
- il confronto in unico grafico dell’andamento di quattro regioni a scelta in base all’indicatore selezionato;
- il confronto in unico grafico dell’andamento di quattro province a scelta per il solo numero di casi accertati.
I trend calcolati considerano i dati degli ultimi quattro giorni e non solo del giorno precedente.
Inoltre, lo strumento è utile anche per ottenere ulteriori elaborazioni, come il calcolo di rapporti tra indicatori o la valutazione dell’andamento temporale di un indicatore in periodi più lunghi con funzioni semplici.