“Esprimo tutta la mia vicinanza al settore della birra artigianale che, in questo periodo di pandemia, sta vivendo momenti di estrema difficoltà nel continuare con le proprie produzioni a causa della drastica riduzione della possibilità di vendita. Queste produzioni, infatti, divenute vere e proprie eccellenze del made in Italy, pagano lo scotto della deperibilità nonché la chiusura dei suoi luoghi di consumo e vendita: ovvero pub, ristoranti, sagre, manifestazioni e fiere”.
Ad affermarlo è la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera e promotrice della norma che portò nel 2016 alla definizione della birra artigianale, a fronte del crollo del fatturato per le imprese del settore, stimato con punte del 90%.
“Diviene, dunque, importante sostenere il comparto attraverso tutte le misure messe a disposizione dal Governo Conte come, ad esempio, il Fondo Ristorazione. Con una dotazione di 600 milioni di euro – prosegue la deputata Gagnarli (M5S) – permette a titolari di ristoranti, pizzerie, catering, mense, agriturismi e alberghi con somministrazione di cibo, fino al 28 novembre, di ottenere contributi a fondo perduto da un minimo di 1.000 ad un massimo di 10.000 euro per l’acquisto di prodotti delle filiere agroalimentari italiane. Tra queste c’è anche la birra artigianale che invito ad acquistare, affinché si possa evitare di creare danni irrimediabili ad un settore d’eccellenza divenuto patrimonio nazionale delle nostre tavole”. Negli ultimi anni in Italia, infatti, sono nati circa 900 birrifici artigianali con 7.000 addetti e una produzione arrivata a 500.000 ettolitri.
“Per quanto riguarda le misure di ristoro, oltre alla decontribuzione per i primi sei mesi del 2020, a cui si aggiunge quella dei mesi di novembre e dicembre presenti nel decreto attualmente all’esame del Senato – conclude la deputata Chiara Gagnarli (M5S) – ci impegneremo affinché nei prossimi provvedimenti si intervenga per le perdite di prodotto e conseguentemente fatturato per l’interno anno, come purtroppo sta avvenendo per la filiera brassicola”.