
ESPOSTO CODACONS PER POSSIBILE MANIPOLAZIONE E ILLECITA INFLUENZA SUI MERCATI. SI INDAGHI SU POSSIBILI VANTAGGI PER SOGGETTI OPERANTI IN ITALIA…
Sul crollo delle borse a seguito degli annunci di Trump sui dazi che ha coinvolto anche un elevato numero di soggetti italiani, portando a perdite ingenti per i risparmiatori, il Codacons ha chiesto oggi a Consob e Procura della Repubblica di Milano di svolgere accertamenti su possibili alterazioni dei mercati finanziari.
Come noto le recenti dichiarazioni sui dazi rilasciate dal Presidente degli Stati Uniti hanno avuto “un immediato e rilevante impatto sui mercati finanziari globali, generando oscillazioni repentine e marcate nei valori di borsa di numerose società quotate. Tali dinamiche sembrerebbero aver prodotto riflessi diretti anche sulla Borsa Italiana, ove si è registrata una fase di marcata volatilità, con flussi anomali di vendite e successivi rimbalzi delle quotazioni coerenti con i tempi e i contenuti delle dichiarazioni rilasciate da Trump – scrive il Codacons nell’esposto – Fonti di stampa riportano un potenziale vantaggio economico ottenuto da soggetti riconducibili presuntivamente a reti di influenza, fondi di investimento e/o strutture finanziarie che potrebbero aver beneficiato delle oscillazioni di mercato”, vantaggi che potrebbero essere stati realizzati “anche tramite canali operativi presenti in Europa e in Italia, attraverso società fiduciarie, fondi speculativi e/o strumenti finanziari negoziati presso piazze italiane. In tal senso la condotta in esame, pur se originatasi negli Stati Uniti, avrebbe determinato effetti significativi e dannosi anche per il mercato italiano, integrando così una competenza territoriale della magistratura italiana per effetto della rilevanza degli esiti del reato sul territorio nazionale”.
La forte instabilità della Borsa italiana, con gravi oscillazioni di titoli azionari di società italiane o operanti sul nostro territorio, potrebbe configurare “danni economici rilevanti a carico di numerosi risparmiatori e piccoli investitori italiani, i cui asset potrebbero subire deprezzamenti ingiustificati e anomali, in palese distonia con le logiche di mercato”.
Il Codacons ha dunque chiesto a Procura di Milano e Consob di accertare se siano ravvisabili gli estremi del reato di manipolazione del mercato di cui all’articolo 185 TUF, nonché del reato di abuso di informazioni privilegiate ex articolo 184 TUF, e di verificare se tra gli operatori che avrebbero posto presuntivamente in essere tali operazioni speculative possano essere individuati soggetti riconducibili, direttamente o indirettamente, a società fiduciarie, fondi opachi o veicoli finanziari esteri operanti in Italia.