
Il 2 Aprile saranno operativi i dazi Usa per merci e servizi italiani ed europei. Aspettiamo cosa deciderà la Commissione europea e il governo italiano. Al momento è tutto un parlarsi addosso e niente di operativo (un plauso alla Ferrari che ha deciso di aumentare del 10% i propri prezzi sul mercato Usa… contente le masse di ferraristi…).
In Italia abbiamo il leader della Lega, con l’eco dei suoi seguaci, che ci ripete che questi dazi sono un’opportunità. Gli esponenti del maggior partito di governo, con anche Forza Italia, che stanno zitti. Le opposizioni vanno dal nulla, al pessimismo fino alle folgori del Partito Democratico, dichiaratosi sovranista per l’occasione, ma più che altro per prendersela con la presidente Meloni.
Ai consumatori dicono che devono preoccuparsi per il bourbon (ma forse non ci saranno altrettanto dazi, ché Trump, per un prodotto così iconico poi si incazza troppo) o le Harley Davidson, ma ci dicono poco dei computer, dei film che vediamo nelle piattaforme, degli acquisti online, dei device elettronici, etc.
I consumatori sembra che siano così preoccupati che sono in fervente attesa (ironia!). Perché se dovesse arrivare l’opinione della Meloni o di Urso o di Lollobrigida, sapranno di che vita vivranno o di che morte moriranno. Questi dovrebbero essere i consumatori a cui si rivolgono o non si rivolgono i politici di opposizione e di governo. Una sorta di consumatore suddito dei partiti. Mentre a noi risulta che, siccome hanno sempre meno soldi e potere d’acquisto, Meloni o Schlein che dicano, stanno solo concentrandosi su come farvi fronte, a partire dal mandare al diavolo le istituzioni (1).
Un messaggio per scienziati politici, statistici, antropologi culturali, giornalisti mezzibusti da prima e seconda serata, megafonatori di vario tipo e – perché no – legislatori: cosa ci propongono i nostri politici – pro o contro Trump che siano – a parte di diventare un’improbabile nuova stella sulla bandiera Usa? Chè l’impressione è che, consumatori e lavoratori, pagheranno in modo salato, a meno che il Brunello di Montalcino (non ce vogliano i produttori…) non diventi un nuovo trend sul mercato in India.
1 – https://www.aduc.it/articolo/fiducia+consumatori+calo+perche+altrimenti_39010.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc