Decreto Energia: le associazioni chiedono la proroga del mercato tutelato

La commissione Finanze e la commissione Attività produttive della Camera hanno ascoltato le associazioni dei consumatori per raccogliere le loro considerazioni rispetto al Decreto legge 131/2023 “Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”, il cosiddetto Decreto Energia pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine settembre. Confconsumatori, insieme con le altre associazioni presenti all’audizione, ha avanzato una serie di proposte concrete, volte a tutelare i cittadini dai nuovi rincari nelle bollette. 

 

PROROGA DEL MERCATO TUTELATO – Innanzitutto, le associazioni hanno chiesto nuovamente di prorogare la scadenza del mercato tutelato (prevista con l’inizio del 2024). Con una proroga, sia nel settore del gas che in quello elettrico, fino a gennaio 2025, ci sarebbe il tempo sufficiente per informare adeguatamente i cittadini – con campagne mediatiche chiare e mirate – e per consentire loro così di compiere scelte contrattuali consapevoli.

ONERI DI SISTEMA – È stata inoltre sottolineata l’importanza di estendere i benefici attualmente previsti nel settore del gas anche all’energia elettrica: «Rispetto agli azzeramenti degli oneri di sistema, si chiede l’estensione anche al settore elettrico compatibilmente alle possibilità di bilancio», ha affermato in audizione l’avvocato Carmen Agnello, responsabile Energia di Confconsumatori. Questa estensione garantirebbe un sollievo economico significativo a numerosi nuclei familiari, mitigando gli effetti degli aumenti dei prezzi dell’energia.

BONUS SOCIALI – «Per quanto riguarda i bonus sociali – ha proseguito l’avvocato Agnello – la norma è apprezzata ma rischia di lasciare fuori una serie di famiglie in cui il reddito Isee è superiore di poco ai 15 mila euro». Le associazioni auspicano che l’accesso possa essere ampliato a coloro che hanno un reddito Isee fino a 20 mila euro. 

 

RIDUZIONE IVA – Infine è stata avanzata la proposta di ridurre l’aliquota IVA al 5% per le utenze Gpl e pellets, rendendo così più equa e accessibile la transizione verso fonti energetiche più sostenibili.

«Confconsumatori insieme alle altre associazioni dei consumatori – dichiara il presidente Marco Festelli – continuerà a monitorare lo sviluppo di queste proposte, e si impegnerà con il proprio intervento per tutelare l’interesse dei cittadini e in particolare delle fasce in questo momento più in difficoltà».