Il covid 19 è un male misterioso e misteriose sono le misure prese dal nostro governo per arginare il contagio. È stato detto e fatto un po’ di tutto.
In un primo momento si è tentato di arginare la “pandemia” con un intervento “panpenalista”, contestando a tanti l’ormai noto reato di violazione del provvedimento dell’autorità.
Inoltre, ritenute insufficienti le pene previste per il mancato rispetto dei decreti del Presidente del Consiglio, si è fatto ricorso all’autocertificazione cosicché potesse essere contestato il reato di falso ideologico a chi si fosse inventato delle scuse poco credibili per poter venir meno ai divieti.
Addirittura, nel modello ufficiale di “auto-dichiarazione” viene tuttora richiamato il reato di false attestazioni al pubblico ufficiale, cosa del tutto nuova e per certi versi fuorviante: si tratta di un richiamo che pare consentire alle forze dell’ordine di procedere all’arresto in flagranza, arresto che tuttavia rischierebbe di essere illegittimo (1).
Poi, in un secondo momento, si è tentato di correggere il tiro: sono state depenalizzate le violazioni meno gravi dei decreti del Presidente introducendo una sanzione amministrativa; si sono richiamate le Leggi Sanitarie, aggravandone le sanzioni penali, per chi – risultato positivo – non avesse rispettato gli obblighi della quarantena; infine si è minacciata la contestazione del reato di epidemia colposa (con una tecnica discutibile – 2).
Ma il nostro Governo ed il Ministro della Salute dopo settimane di quarantena continuano a confondere la malattia con il virus.
Covid-19 e Sars-cov-2 sono cose diverse, ma nei Decreti legge e nelle ordinanze si continua a leggere “virus Covid-19”.
Insomma, un po’ come dire il “virus AIDS”, che non esiste.
Ma che significa che chi è positivo al “virus Covid-19” deve stare in quarantena obbligatoria? Significa che deve avere i sintomi della malattia? O che deve essere risultato positivo al Sars-cov-2 pure se asintomatico?
La logica vorrebbe consigliare la seconda soluzione, ma prima di minacciare l’arresto o la reclusione sarebbe bene chiarirsi alcuni concetti di base.
Infine, per tutta la durata dell’emergenza si sono profusi molti sforzi per regolamentare nel dettaglio tutte le condotte di vita dei singoli individui in una missione davvero impossibile.
Sono separato, posso vedere i miei figli? Sì, certo. I miei figli hanno bisogno di aria, posso accompagnarli a fare una girata per strada? Sì, ma un solo genitore. E se ho cinque figli? Bella domanda… E posso fare la spesa? Sì, ma da solo. E se sono incinta? E se sono anziano? Posso farmi aiutare? Posso camminare? Sì, puoi anche comprare le sigarette, ma non puoi fare jogging, anzi, lo puoi fare, ma vicino a casa. Posso entrare in un supermercato affollato? O devo preferire quello deserto più lontano? E se sono di fretta posso correre? Chissà…
Tutti casi particolari che comunque giustificano la bontà – e soprattutto l’emergenza – della norma? Chissà…
Ricorsi contro le multe
Sembra che il particolare stia diventando, per la sua dubbia legittimità, ordinario, e fioccano le multe. Errori da parte di chi deve rispettare e chi deve far rispettare la legge sono sì fisiologici, ma qui stiamo andando oltre. Quindi e intanto, è bene che chi si sente ingiustamente colpito faccia ricorso contro queste multe (3).
Forse sarebbe bene capire
– e far capire ai singoli – come si trasmette il virus rispettando i canoni scientifici e non sforzandosi di regolamentare ogni singolo segmento di vita dell’individuo, ma al contrario, responsabilizzandolo, come membro di una comunità il più possibile coesa.
Forse, con efficaci campagne informative, si potrebbe far capire che oltre alle sanzioni amministrative e penali esistono le pene del Coronavirus che possono colpire tutti e che vanno dai pochi giorni di detenzione a letto, fino alle quattro settimane di terapia intensiva, intubati e a pancia in giù. Mentre per il 10% circa dei ricoverati è prevista ed applicata la pena capitale.
Forse, capendo questo, sarebbe più lieve la detenzione domiciliare.
1 – per approfondire: https://www.aduc.it/articolo/reati+materia+coronavirus+spunti+difensivi+prassi_30822.php
2 – per approfondire https://www.aduc.it/articolo/nuovi+sanzioni+materia+coronavirus+come+nel+caso+ci_30909.php
3 – https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+mobilita+individuale+come+fare+ricorso_30942.php
Fabio Clauser, legale, consulente Aduc