La Polizia di Stato ha arrestato all’interno del Parco Sempione a Milano, un cittadino marocchino di 34 anni per furto in concorso con altre due persone datesi alla fuga.
Nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei reati di tipo “predatori”, gli agenti della Squadra Mobile di Milano poco prima delle ore 15.00 hanno notato tre stranieri che si si era avvicinati ad un’autovettura Jeep Compass con targa straniera regolarmente parcheggiata nei pressi di viale Gadio.
Dopo essersi accertati di non venire osservati e aver guardato dentro la stessa, con estrema violenza, uno di essi, poi arrestato, aveva infranto con una gomitata il deflettore posteriore sinistro dell’auto e, successivamente, il finestrino annesso. Nel frattempo uno dei due complici si era introdotto parzialmente all’interno per afferrare uno zaino ed un giaccone di colore rosso custoditi all’interno dell’abitacolo.
Certi di averla fatta franca, il terzetto si era diretto verso il parco Sempione e, inseguito dai poliziotti della Squadra Mobile, aveva cercato di disfarsi dello zainetto subito recuperato dagli agenti che riuscivano a bloccare il 34enne marocchino arrestandolo.
Gli agenti hanno riconsegnato il maltolto al proprietario dell’auto, uno straniero residente in Svizzera che, tornato verso la propria macchina e sorpreso dal trambusto che vi ha trovato nei pressi, ha dichiarato ai poliziotti di essere giunto in mattinata a Milano per vedere la partita di calcio Milan-Juventus e di averne approfittato per una camminata con la moglie presso il Castello Sforzesco.
Contemporaneamente un’altra pattuglia della Squadra Mobile, impegnata nei medesimi servizi di contrasto ai reati predatori, stava intervenendo in Corso Vittorio Emanuele dove aveva concentrato la propria attenzione su un terzetto di cubani, poi arrestati, che, in modo sospetto, osserva all’interno delle varie attività commerciali, prestando particolare attenzione a quelle più affollate.
L’interesse dei tre stranieri, un 27enne e due donne di 21 e 27 anni, era per lo più indirizzato agli effetti personali della clientela e i tre, fingendosi interessati alla merce esposta, si avvicinavano alle tasche e alle borse delle malcapitate clienti. Poco dopo, in un negozio di cosmetica, occultando le proprie azioni con una sciarpa che aveva al seguito e aiutata dalla complice, la 27enne aveva asportato dalla tasca del giaccone della vittima, una 25enne egiziana con il figlio di 7 mesi nel passeggino, il telefono cellulare che aveva passato immediatamente al complice, posizionato alle spalle delle due con la chiara funzione di “palo” e di copertura.
Certi di averla fatta franca, i tre rei uscivano dal negozio dirigendosi verso piazza San Babila ma sono stati immediatamente bloccati e arrestati dagli agenti della Squadra Mobile.