DIAGNOSI, RETI, TERAPIE, MANIFESTO SOCIALE: IL DOLORE IN CERCA DI RISPOSTE

Si apre domani a Firenze il XXI Congresso nazionale dell’AREA CULTURALE DOLORE E CURE PALLIATIVE-ACD della Società Italiana di Anestesia Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva-SIAARTI (9-11 giugno, Palazzo dei Congressi), evento che richiama nel capoluogo toscano oltre 400 specialisti da tutta Italia per una tre giorni di aggiornamento e confronto clinico, profondamente connessa con temi di organizzazione e politica sanitaria.

Coordinato dal presidente SIAARTI, Antonino Giarratano e dalla responsabile Sezione Medicina del Dolore e Cure Palliative della Società, Alessia Violini, il Congresso presenta nel suo approccio complessivo un sensibile potenziamento di quella che rappresenta una professionalità specialistica della Disciplina, la Medicina e Terapia del Dolore e delle Sezioni culturali che nell’ambito di SIAARTI curano, sviluppano e coniugano ricerca, formazione e clinica. SIAARTI rappresenta gli Anestesisti Rianimatori che hanno da sempre dedicato un’attenzione particolare all’analgesia, tanto che la Società conserva nel suo motto un rimando storico specifico: “pro vita, contra dolorem semper” (“a favore della vita, contro il dolore sempre”).

 

Quali sono le maggiori novità riscontrabili nel programma del XXI ACD? “Da quest’anno sono state istituite quattro nuove sezioni dell’Area culturale che abbracciano tutte le declinazioni della Disciplina della Medicina del Dolore”, risponde Alessia Violini, “si tratta di Dolore acuto, Dolore cronico, Dolore oncologico e Cure Palliative, Tecniche Invasive ed Interventistiche. I contenuti proposti dalle quattro sezioni riguarderanno i migliori aggiornamenti scientifici nel campo della diagnostica del pain generator, dei meccanismi fisiopatologici implicati nella genesi del dolore, dei percorsi clinici, dei trattamenti farmacologici ed invasivi nell’ambito del dolore acuto e cronico, della gestione interdisciplinare del dolore oncologico e delle tecniche innovative applicabili anche in questo ambito, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti sofferenti”.

 

Le tematiche trattate nelle oltre 50 sessioni (tra plenarie, parallele, letture e tavole rotonde) del Congresso abbracceranno i diversi ambiti della Medicina del Dolore, “riunendo – sottolinea Violini – i diversi focus in un filo logico che è il percorso clinico da scegliere in modo mirato per il paziente, allo scopo di garantire una rapida diagnosi e una terapia personalizzata, per raggiungere il maggior sollievo dal dolore e quando possibile la restitutio ad integrum. Ampio spazio verrà dato anche alla gestione del dolore acuto, non solo post-operatorio, con l’obiettivo di formare i professionisti al trattamento più tempestivo ed appropriato e alla prevenzione della cronicità. Non mancheranno discussioni sulla modalità di codifica delle prestazioni, sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) interdisciplinari, sulle buone pratiche cliniche, sulle novità terapeutiche in campo farmacologico e mininvasivo con l’obiettivo di cercare di fornire la migliore continuità assistenziale al paziente affetto da dolore acuto, persistente o cronico”.

Un particolare spazio sarà offerto all’approfondimento sulle Reti di terapia del dolore: è infatti prevista nel programma del XXI ACD (venerdì 10 agosto, ore 13.30) una plenaria che permetterà a SIAARTI di dialogare con le rappresentanze istituzionali e dei cittadini a livello nazionale e regionale, grazie alla sessione a cui porteranno il loro contributo Antonio Gaudioso (Segreteria tecnica del Ministro della Salute), la senatrice Paola Binetti (XII Commissione Igiene e Sanità), l’onorevole Nicola Provenza (XII Commissione Affari Sociali), Lorena Martini (AGENAS), Simone Bezzini (Assessore Diritto alla salute e sanità, Regione Toscana), Tiziana Nicoletti (Cittadinanzattiva APS) e Franco Vimercati (Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane). Precisa la coordinatrice del Congresso di Firenze: “La Rete di Terapia del Dolore, basata sul modello HUB e Spoke, risponde ai requisiti definiti in termini qualitativi, quantitativi, organizzativi e di personale dedicato, tali da garantire l’impostazione ed il completamento di percorsi clinici appropriati. Il concetto di Rete si è rivelato molto importante in diversi ambiti, non soltanto sanitari, in quanto arricchisce il lavoro di ogni operatore che esercita un ruolo fondamentale in ogni nodo. Il problema attuale è rappresentato dalla disomogeneità della distribuzione territoriale delle reti di terapia del dolore, per cui SIAARTI e le altre società scientifiche che si occupano di dolore stanno cercando di mantenere alta l’attenzione di istituzioni e regioni al fine di rendere possibile la risoluzione di tali carenze”.

Non a caso le Reti erano uno dei punti di riferimento del Manifesto sul Dolore cronico proposto da SIAARTI all’interno dell’ultimo appuntamento con il Congresso ACD e sono oggetto di uno dei punti cardine della proposta di riforma del DM 70 previsto dal Ministero della Salute e presentato da SIAARTI al Dipartimento di Programmazione strategica del Ministero stesso. “Nel programma del Congresso è stata inserita una sessione specifica che riprenderà i punti cardine del Manifesto sul Dolore Cronico – conclude Alessia Violini – un documento di grande respiro e coinvolgimento professionale, che ha l’obiettivo di cambiare attitudini e comportamenti degli operatori sanitari e dei cittadini nei confronti di un fenomeno, il dolore, a volte ancora sottovalutato e considerato un evento ineluttabile. Rimarremo concentrati sui fondamenti del Manifesto e sulla piena applicazione della Legge 38/2010 e auspichiamo una diffusione e un radicamento sempre più ampio dei suoi contenuti”.