DIGITAL TAX: il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato la informativa periodica “Attività Internazionale”, uno strumento incentrato sulle novità e gli sviluppi in ambito internazionale, su cui si è focalizzata maggiormente l’attenzione e l’analisi della categoria.
Tra i temi su cui si è focalizzato il dibattito: ambiente e mutazioni climatiche, rivoluzione digitale. Anche la digital tax per le grandi società tecnologiche rientra tra le priorità dell’Unione, tanto che le linee guida per la futura Commissione Europea precisano che se entro la fine del 2020 non ci saranno ancora soluzioni globali condivise per una digital tax, la UE procederà, con ogni probabilità, con una “sua” imposta. In un’era sempre più digitale, l’allocazione dei diritti di imposizione fiscale non può più essere determinata esclusivamente dalla presenza fisica.
La recente proposta del Segretario generale dell’OCSE è definita per affrontare le sfide in ambito fiscale poste dalla digitalizzazione dell’economia e garantire nuovi diritti di imposizione fiscale ai paesi in cui risiedono gli utilizzatori di modelli di impresa altamente digitalizzati. La proposta si concentra sul Pillar One, che prevede una ripartizione delle potestà impositive degli Stati che si avvalga di criteri nuovi – rispetto a quello classico della stabile organizzazione – per allocare i redditi e una combinazione dei tre approcci alternativi in un unico approccio, unified approach.
Da menzionare infine l’avvio dell’Autorità europea del lavoro, una nuova agenzia dell’Unione che contribuirà a promuovere l’equità delle norme del mercato interno, vigilando sulla loro corretta applicazione e il rispetto dei diritti dei lavoratori, fornendo supporto anche a milioni di imprese che operano a livello transfrontaliero nell’UE.
Nell’informativa, oltre ad un approfondimento sulle attività delle organizzazioni internazionali, un focus sulla guida sui regimi di esenzione per i redditi di provenienza estera. Lo scopo è quello di aiutare i paesi terzi a conformarsi ai principi UE in ambito fiscale, in particolare, per quelli che applicano pratiche fiscali ritenute dannose dalla UE, e ad orientare il monitoraggio continuo delle giurisdizioni dei paesi terzi da parte della UE. L’esenzione per i redditi di provenienza estera può essere, in alcuni casi, accettabile e perfino raccomandabile, per prevenire la doppia imposizione. Tuttavia, diventa problematica quando determinati regimi non solo evitano la doppia imposizione ma creano situazioni di doppia mancanza di tassazione. Una sezione è dedicata poi alle attività dell’OCSE e dell’IFAC. In particolare il prossimo 20 novembre alle 10.00 (orario di Singapore (le 3:00 in Italia), l’International Ethics Standards Board for Accountants (IESBA), l’ASEAN Federation of Accountants, e l’Institute of Singapore Chartered Accountants ospiteranno un webinar di 90 minuti, per illustrare le principali caratteristiche del Codice Etico.
Entrato in vigore a metà giugno di quest’anno, estende la responsabilità dei professionisti contabili per l’osservanza dei cinque principi fondamentali di etica e mette in evidenza gli International Independence Standards che trovano applicazione durante lo svolgimento delle revisioni contabili, delle revisioni contabili limitate e degli altri incarichi di assurance. Completa l’informativa una rassegna di alcuni importanti assemblee e riunioni tenutesi nell’ultimo periodo. Tra queste, l’Assemblea Generale di ISVC svoltasi il mese scorso a Singapore alla quale hanno partecipato 150 leader del settore della valutazione provenienti da 43 paesi e la 19 Sessione del Comitato ONU di Esperti in materia di cooperazione fiscale internazionale che a Ginevra, ad ottobre, ha discusso, della rilevanza della politica fiscale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra i prossimi appuntamenti, la 12ma Conferenza Europea sulle attività professionali dei consulenti fiscali che si svolgerà a Parigi il 29 novembre 2019, sul tema “Trasparenza fiscale: i consulenti fiscali sono pronti per le nuove norme anti riciclaggio?”
La conferenza esaminerà l’impatto delle norme antiriciclaggio esistenti e le nuove disposizioni della 5a direttiva antiriciclaggio, incluso rendere pubblici i registri dei proprietari effettivi delle entità giuridiche, fornire un maggiore accesso alle informazioni sulla proprietà effettiva di trust e l’estensione delle norme antiriciclaggio alle entità che conservano, detengono o trasferiscono valute virtuali.