Il Misery Index di Confcommercio ha toccato quota 17,8 punti, in aumento di sette decimi di punto rispetto a gennaio. La disoccupazione estesa sale al 13,2% ( era 13,1% a gennaio, mentre i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto aumentano dell’1,5% rispetto al +0,8% del mese precedente.
Nel febbraio scorso il Misery Index di Confcommercio ha toccato quota 17,8 in aumento di sette decimi di punto rispetto a gennaio. Il peggioramento è determinato soprattutto dal rialzo dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto, oltre che in misura minore dal modesto deterioramento della componente legata alla disoccupazione. Prende così corpo, sottolinea l’Ufficio Studi Confcommercio, “il rischio che il prolungarsi della stagnazione produttiva induca ad un peggioramento più evidente del mercato del lavoro, ampliando l’area del disagio sociale, ancora ben più vasta rispetto ai minimi pre-crisi”.
Sempre a febbraio il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 10,7%, in aumento di due decimi di punto rispetto al mese precedente e in diminuzione di un decimo nel confronto con lo stesso mese del 2018, mentre il tasso di disoccupazione estesa è salito al 13,2% contro il 13,1% del mese precedente e il 13,2 di febbraio 2018. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dell’1,5% su base annua, in deciso rialzo (sette decimi di punto) rispetto a quanto registrato a gennaio.