Discarica a Riceci, esposto alla Procura della Repubblica di Urbino da parte di EveryOne Group

L’organizzazione internazionale per i diritti umani, l’ambiente e i beni culturali EveryOne Group, che ha sede a Pesaro, ha presentato un esposto a firma del suo co-presidente Roberto Malini presso la Procura della Repubblica di Urbino, riguardante il progetto della maxi discarica a Riceci. Il documento sottolinea come gli obiettivi aziendali di Marche Multiservizi e del suo partner Aurora di San Marino mettano in pericolo l’integrità del paesaggio storico e naturalistico dell’Urbinate, che a norma di legge dovrebbe, al contrario, essere protetto da vincoli e valorizzato.

Riceci è un luogo di eccezionale bellezza naturale, caratterizzato da una ricca biodiversità di flora e fauna. Il sito è parte integrante del “paesaggio intorno a Urbino”, citato nelle motivazioni con cui Urbino è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Artisti rinomati del Rinascimento italiano, tra cui Piero della Francesca, Raffaello e Giusto di Gand, si sono ispirati a questo luogo dal fascino incomparabile.

L’esposto presentato da EveryOne Group invoca la tutela del sito in base a normative e principi costituzionali. Secondo l’articolo 9 della Costituzione italiana, la Repubblica è chiamata a promuovere lo sviluppo della cultura, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, oltre alla salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. L’esposto sottolinea l’importanza di applicare il concetto di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico” a Riceci e dintorni – siti di pregio culturale, paesaggistico e naturale – come sancito dalla legislazione vigente.

EveryOne Group, insieme ai comitati locali contro la discarica e altre organizzazioni ambientaliste, si batte quotidianamente per far emergere l’importanza di preservare Riceci dal progetto discarica. Tali organizzazioni hanno sempre richiesto processi decisionali trasparenti e inclusivo, con la partecipazione attiva dei cittadini, riguardo a progetti che modifichino il territorio. La discarica al centro del progetto, capace di accogliere 5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali, accompagnata da un impianto di incenerimento altrettanto dannoso, rappresenta una minaccia seria per la salute dei residenti e l’ambiente circostante.

La Procura della Repubblica di Urbino sarà chiamata a valutare l’esposto di EveryOne Group e i fondamenti legali che ne sottostanno. Gli attivisti e la cittadinanza stessa sperano che l’applicazione della legislazione vigente possa salvare Riceci da un destino tanto devastante quanto incompatibile con la ricchezza culturale e naturale del sito.

Il fondatore di EveryOne Group, Roberto Malini, ha sottoscritto e depositato via PEC l’esposto, testimoniando così il forte impegno dell’organizzazione internazionale, accanto ai comitati e alle ong locali, per proteggere e valorizzare siti unici come Riceci. L’auspicio è che la lotta per la tutela di Riceci continui a coinvolgere la società civile e le istituzioni, e che il sito possa essere preservato per le generazioni future, rispettando il diritto al patrimonio culturale e ambientale che la Costituzione garantisce ai cittadini italiani.

Nella foto di Steed Gamero, un momento del sit-in prima del Consiglio comunale del 19 luglio a Urbino