CATANIA – Ventesimo esercizio consecutivo di utile in positivo: Credito Etneo chiude il bilancio 2021 con 1 milione di euro di utile e un CET1 del 28,12%, confermando il trend positivo nel periodo storico più critico per la popolazione mondiale. «L’annuale assemblea, che coinvolge oltre 1.900 soci – sottolinea Chiara Cuscunà, presidente Cda della banca aderente al gruppo cooperativo che fa capo a Cassa Centrale – ha approvato a maggioranza, e in prima convocazione, il bilancio d’esercizio 2021, confermando la solidità di una realtà che opera da sempre al servizio del territorio».
Una banca autenticamente locale, profondamente radicata nelle comunità di appartenenza. Contestualmente alla ripresa di eventi in presenza, infatti, Credito Etneo ha partecipato attivamente alla manifestazione Contrade dell’Etna, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento per le molteplici aziende che operano nel mondo vitivinicolo; ha organizzato un partecipato convegno sul PNRR a sostegno delle PMI della provincia etnea; ha sostenuto progetti solidali e promosso borse di studio per studenti meritevoli facenti parte della base sociale dell’Istituto; ha altresì avviato un dialogo con tutte quelle realtà imprenditoriali che necessitano di uno slancio finanziario per affrontare investimenti grazie ai finanziamenti europei post-pandemici.
«Risultati eccezionali – spiega il direttore generale Massimo Sena – che ogni anno portiamo a casa grazie a un grande lavoro di team: l’obiettivo principale a cui miriamo è una crescita equilibrata e sostenibile, in armonia tra valori aziendali e uno sviluppo a vantaggio di tutti i soggetti interessati. La pandemia, pur con le conseguenze a tutti note, ha prodotto un’accelerazione delle trasformazioni, facendo transitare buona parte delle attività sul mondo digitale.
Tra le nostre priorità, quella di sostenere il “fattore lavoro”, integrando le misure pubbliche di ristoro del reddito a favore delle imprese e affiancando famiglie, amministrazioni e associazioni. Le caratteristiche distintive delle banche mutualistiche di comunità – la prossimità, l’empatia con i territori, la funzione inclusiva e anticiclica – sono quelle che servono, oggi più di ieri. In particolare nella nostra Terra, che grazie alle nuove misure economiche ha la vera opportunità di recuperare i ritardi infrastrutturali e di valorizzare i preziosi asset che la caratterizzano».