Nei primi tre mesi del 2022 l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, è in flessione del 3,7% a valore e del 2,3% a numero di copie rispetto ai primi tre mesi del 2021, che avevano registrato un andamento particolarmente positivo.
Le vendite a prezzo di copertina nelle prime dodici settimane sono state pari, infatti, a 364,7 milioni di euro, le copie vendute 24,332 milioni (si sono persi a valore 14 milioni di euro e 575mila copie vendute rispetto al 2021).
Nel solo mese di marzo (28 febbraio-27 marzo) si registra un -2,9% a valore e -1,0% a copie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite sono state pari a 118,1 milioni e le copie 7,860 milioni (rispetto al marzo 2021 si sono persi rispettivamente 3,6 milioni a valore e 82mila copie).
Rispetto ai primi tre mesi del 2019, le vendite sono in crescita del 18,9% a valore e del 19,5% a numero di copie, ovvero 58,1 milioni di euro in più e 3,971 milioni di copie in più rispetto al periodo corrispondente del 2019.
Sono i dati rielaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) su rilevazioni di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito AIE.