“La vittoria nelle urne della destra era prevista: in essa si sommano errori politici e strategici dei partiti e qualche volta anche dei movimenti progressisti di questo Paese”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.
Che prosegue: “C’è tuttavia un punto preciso da cui ripartire: questa tornata elettorale ha visto per la prima volta convergere sul tema dell’affermazione dei diritti e del contrasto all’odio, alla violenza e alle discriminazioni, numerose forze politiche, di schieramenti diversi, che sommate rappresentano una maggioranza dell’opinione pubblica, seppur frazionata in diversi partiti. Il fronte dei diritti è ampio e, nonostante questa sciagurata legge elettorale lo confini in una porzione modesta di seggi parlamentari, esso può contare sulle numerose connessioni fuori dai palazzi.
Queste connessioni sono oggi indispensabili e strategiche per organizzare una resistenza e una politica sui temi delle persone lgbtqi+, della parità di genere, del razzismo, delle persone migranti, delle persone con disabilità, di tutte le famiglie possibili. Queste connessioni, però, devono poter contare su una lealtà reciproca e sul definitivo superamento di qualsiasi tentennamento, perché sono quei tentennamenti ad aver lasciato l’Italia al palo sui diritti civili e sociali anche quando c’erano i numeri per approvare le leggi indispensabili a superare il ritardo del nostro Paese.”, conclude Piazzoni.