«Pur con tutte le cautele del caso e con la prudenza necessaria – proseguono -, senza esporsi ed esporre altri a inutili rischi, è chiaro che non possono venir meno i servizi essenziali a favore dei poveri, quali le mense, gli empori, i dormitori, i centri di ascolto, ecc., che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente. Neppure possono essere trascurati i “nuovi” bisognosi di oggi e, inevitabilmente, di domani, e anche chi viveva già situazioni di difficoltà e vede peggiorare la propria condizione: gli anziani spesso soli con le loro paure, le famiglie che si devono far carico dei figli che non possono frequentare le scuole, i lavoratori lasciati a casa con preoccupanti prospettive per il futuro, i rifugiati, i detenuti, gli ammalati (anche di altre malattie), ecc. Sappiamo che vi state dando da fare per tutto questo, con la consueta generosità, con la lucidità necessaria e con la capacità di inventiva che non manca mai nelle nostre Caritas. Per questo vi esprimiamo il nostro grazie e il nostro incoraggiamento, assicurando il sostegno e la vicinanza nostra e degli operatori di Caritas italiana».
Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il 12 marzo ha donato 100mila euro a Caritas Italiana per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza per il diffondersi del contagio da Coronavirus (CoViD-19) su tutto il territorio italiano. Tale somma vuol essere un’immediata espressione del sentimento di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento da parte del Santo Padre verso tutti quei servizi essenziali a favore dei poveri e delle persone più deboli e vulnerabili della nostra società, che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente in Italia. «Il contributo, che accompagna la preghiera, a sostegno dell’amata popolazione italiana, è parte dell’impegno a favore delle Chiese locali che, attraverso le Caritas nazionali e le Caritas diocesane, garantiscono aiuto e solidarietà in favore di coloro che sono in difficoltà e in condizioni di precarietà e di bisogno», spiega il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
«In un tempo non facile per tutti noi, insieme a tutte le Caritas diocesane d’Italia, ci sentiamo abbracciati da Papa Francesco», dice don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana. «Siamo costantemente in contatto con i Delegati regionali e i Direttori diocesani per sostenere il loro impegno quotidiano che, in questo momento così particolare, non fa venire meno la testimonianza della Carità nelle nostre comunità a sostegno degli ultimi e dei più indifesi. Questa emergenza – aggiunge don Soddu -, ormai diffusa in tutta Italia, richiede attenzione e prudenza, ma non può comunque far venir meno la nostra prossimità verso chi soprattutto oggi rischia di essere lasciato più solo. Proprio quando potrebbero prevalere la paura e la diffidenza verso il prossimo, la fede e la speranza in Dio – che anche con i suoi gesti Papa Francesco conferma continuamente – ci chiamano a mettere in pratica una nuova “fantasia della Carità”, che ci faccia uscire tutti insieme da questa crisi».