“Bene, ottima notizia, si faccia subito chiarezza” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato 13 procedimenti istruttori contro altrettante società di luce e gas per la mancanza di trasparenza nell’indicazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero.
“Se, come risulta dagli ultimi dati dell’Authority, nel 2019 i clienti domestici che sono passati al mercato libero hanno pagato mediamente il 26% per l’approvvigionamento dell’energia elettrica rispetto al tutelato, è di tutta evidenza che o i consumatori sono dei kamikaze o evidentemente hanno aderito senza comprendere fino in fondo le informazioni fornite dalla società” prosegue Vignola.
“Oltre a offerte commerciali poco chiare, il problema è che le bollette dell’energia, nonostante tutti gli sforzi profusi, continuano ad essere un mistero irrisolto di questo Paese, un rompicapo inestricabile. Diventa, quindi, facile trarre in inganno il consumatore, basta non essere esaustivi nella spiegazione e omettere dettagli importanti” prosegue Vignola.
“Per quanto riguarda poi le penali in caso di recesso, chiediamo la massima condanna possibile, perché sono un grave limite alla concorrenza” conclude Vignola.