ActionAid, in riferimento alla situazione in Cisgiordania, afferma: “Siamo profondamente preoccupati per l’escalation della situazione in Cisgiordania, dove gli episodi di violenza sono aumentati e la vita quotidiana sta diventando sempre più invivibile per i palestinesi, poiché la loro libertà di movimento è limitata”.
“Le incursioni delle forze israeliane hanno luogo in tutto il territorio su base quasi quotidiana. Solo domenica, due uomini sarebbero stati uccisi e almeno cinque feriti nel campo profughi di Tulkarem, mentre una terza persona sarebbe stata uccisa a un posto di blocco fuori dalla città di Nablus. Le famiglie che vivono nei campi profughi ci hanno raccontato il trauma dei soldati israeliani che irrompono nelle loro case durante le incursioni, lasciando i loro figli terrorizzati e incapaci di dormire. Anche la violenza dei coloni nei confronti dei palestinesi è aumentata notevolmente: l’UNOCHA ha registrato 552 incidenti dal 7 ottobre 2023. Complessivamente, quasi 400 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre, mentre più di 4.500 persone sono state ferite”.
“Gli arresti e le detenzioni arbitrarie sono aumentati. E proprio oggi gli esperti delle Nazioni Unite hanno riportato il trattamento disumano e degradante a cui sarebbero state sottoposte molte donne e ragazze detenute, tra cui aggressioni sessuali e percosse, nonché la negazione di cibo, medicine e prodotti mestruali. Condividiamo il loro orrore per la situazione e le loro richieste di piena responsabilità e giustizia”.
“Ogni giorno, in Cisgiordania, i palestinesi subiscono gravi violazioni dei loro diritti umani fondamentali. Il coprifuoco e la chiusura dei checkpoint tra le principali città impediscono a molti di accedere al proprio posto di lavoro o all’istruzione, o di vedere i propri familiari e amici. L’intera popolazione palestinese vive sotto costante sorveglianza e con la perenne minaccia di essere interrogata semplicemente mentre svolge la propria vita quotidiana, arrestata senza motivo o addirittura uccisa. Tutto questo non può continuare. I diritti dei palestinesi devono essere rispettati e protetti”.