Vercelli. La Polizia ha arrestato una donna per il reato di estorsione. La vicenda era iniziata una settimana prima, quando un giovane si era presentato in Questura per denunciare di essere vittima di estorsione da parte di una donna, la quale dall’estate scorsa si era fatta consegnare, sotto minaccia, la cifra di circa 50.000 euro.
Circa due anni orsono, il giovane vercellese aveva conosciuto una prostituta, con la quale aveva iniziato ad avere rapporti sessuali occasionali sempre retribuiti.
Nel giugno di quest’anno la donna, in uno degli incontri col giovane, gli comunicava di essere rimasta incinta di lui e che, avendo intenzione di interrompere la gravidanza, aveva bisogno di 15.000 euro per affrontare le spese mediche, anche perchè si sarebbe recata in Inghilterra ad effettuare l’aborto per evitare che in Italia chiedesso la paternità del nascituro, creando seri problemi all’uomo.
Il giovane infatti era sposato ed aveva instaurato con la donna un rapporto extraconiugale; si decideva immediatamente ad effettuare il pagamento richiesto per evitare che la notizia potesse giungere ai familiari, ed in particolar modo alla moglie.
Dopo il primo pagamento la donna ricontattava il giovane comunicandogli che era incinta di due gemelli e che per questo motivo necessitava di altri 15.000 essendo più ingenti le spese mediche da affrontare.
Inizialmente il giovane titubava nel pagare e la donna iniziava a minacciarlo di comunicare tutto alla moglie; il giovane, impaurito, accendeva un finanziamento per procurarsi la somma richiesta, che veniva consegnata.
Dopo alcuni giorni la donna ricontattava nuovamente l’uomo informandolo di non aver potuto abortire a causa di seri problemi di salute che la affliggevano e che necessitava di ulteriori 20.000 euro per curarsi.
Il giovane inizialmente si rifiutava ma, in un secondo momento, era costretto a pagare, accendendo un secondo finanziamento, convinto dalle pressanti minacce della donna.
Il giovane esausto dalle continue minacce e senza più soldi decideva di rivolgersi alle Forze dell’Ordine raccontando la triste vicenda.
In considerazione del fatto che le richieste economiche della donna proseguivano, gli uomini della Squadra Mobile decidevano, con la collaborazione del giovane, di tendere una trappola all’autrice dell’estorsione e si organizzava un incontro al fine di effettuare un ultimo pagamento; venivano, quindi, fotocopiate le banconote che sarebbero state consegnate al fine di dimostrare, che era proprio quello il denaro consegnato dal giovane.
Organizzato l’incontro, gli Agenti si appostavano e, effettuata la consegna del denaro, intervenivano bloccando la donna, una quarantacinquenne albanese, accompagnandola in Questura per gli accertamenti del caso.
Sottoposta a perquisizione personale si scopriva che la donna aveva celato al di sotto degli indumenti che indossava alcuni cuscini al fine di far apparire reale il suo stato di gravidanza.
La stessa veniva arrestata in flagranza per il reato di estorsione ed associata alla locale Casa Circondariale.