Una svolta importante nella battaglia per gli azionisti e obbligazionisti danneggiati dal fallimento di Banca Etruria: dopo le condanne dei vertici e il riconoscimento del diritto al risarcimento per i cittadini danneggiati, il processo continua nei confronti degli altri imputati ed è ancora possibile costituirsi parte civile fino al 2 aprile.
Nella tarda serata di ieri il G.U.P. del Tribunale di Arezzo ha condannato, i quattro imputati del primo processo di Etruria che hanno chiesto il rito abbreviato. Condanne pesanti per i vertici, come l’ex Presidente e l’Ex Direttore Generale, a 5 anni di reclusione.
La sentenza ha inoltre sancito il diritto dei risparmiatori, sia obbligazionisti che azionisti, ad ottenere il ristoro del danno morale da reato essendo stati lesi nel loro fondamentale diritto alla tutela del risparmio. La quantificazione del danno dovrà farla successivamente il Giudice civile.
In questa situazione Confconsumatori, che ha curato la costituzione di circa 220 risparmiatori tra azionisti e obbligazionisti, esprime soddisfazione per il riconoscimento del danno morale in capo ai risparmiatori, perché la tutela del risparmio è un diritto costituzionale ed il crack di una Banca sicuramente crea disagi e stati d’ansia notevoli non sono in capo a coloro che le avevano affidato i propri risparmi.
Per gli altri 12 imputati invece il GUP ha disposto il rinvio a giudizio ed il processo ordinario avvierà il prossimo 2 aprile dinanzi al Collegio del Tribunale di Arezzo. Dunque chi ha interesse potrà ancora costituirsi sino a tale data.
Gli interessati possono contattare l’associazione alla caselle a email risparmio@confconsumatori.it e toscana@confconsumatori.it. Per coloro che si sono costituiti tramite l’associazione è possibile contattare l’apposito numero 328/7958074.