Novo Nordisk, azienda danese farmaceutica, grazie al suo Ozempic contro l’obesità (1), ha fatto crescere e non poco l’economia del suo Paese, oltre a far volare se stessa in Borsa. Un farmaco che si è molto diffuso in Usa e che ora è approdato anche in Germania, Norvegia e Regno Unito. Non economico (1.300 Usd al mese oltreoceano e sui 300 euro in Uk) ma di grande successo anche perché le conseguenze del suo effetto dimagrante fanno risparmiare i sistemi sanitari e la società più in generale.
Questo avviene nonostante in diversi Paesi del cosiddetto terzo e quarto mondo fame e malnutrizione siano realtà, gli obesi nel mondo siano essenzialmente i soggetti più poveri.. che quindi non avrebbero i tanti soldi per assumere il farmaco danese..
Mondo cosiddetto ricco, mondo cosiddetto povero e una certa stoltezza di chi – governanti – dovrebbero evitare e/o rimediare in certe situazioni. E’ la fotografia del nostro Pianeta. La fotografia della cosiddetta società dei consumi, dove questi ultimi sono diventati anche la conseguenza di ignoranze, avidità e incapacità.
Un po’ frustrante per chi come Aduc cerca di difendere e affermare i diritti dei consumatori, ma nel contempo ci dà anche energia e rabbia per non mollare.
Chi mangia troppo e male. Chi mangia poco e male. e, novità degli ultimi decenni, chi – individualmente – cerca di porvi rimedio (biologico e dintorni). E chi specula sui prodotti che fanno star male; chi specula sui prodotti che non dovrebbero far star male; chi, come la nostra azienda danese, ha trovato il sistema per far diventare oro queste uova.
Tutto legittimo, in linea di massima, ma crediamo ci siano grandi problemi culturali e politici. Una cultura che uccide l’altro e una politica – come nel caso italiano (ministro Agricoltura che dice che gli obesi sono i ricchi) – che si esprime senza sapere di cosa parli.
Come sempre non ci sono soluzioni che azzerano il passato e costruiscono percorsi miracolistici per il futuro. La riduzione del danno potrebbe diventare il governo dello status quo. Una transizione.
Ma come farla? Rimediare a quei contesti che creano la disperazione dei consumi. Riflettiamo su un disagio. I danesi, fanno certamente bene. Ma come far sì che tanta intelligenza e disponibilità economica e scientifica non possa essere utilizzata – essenzialmente dai decisori – per evitare che si arrivi a tanto?
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc