FederBio si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco e rende omaggio al suo costante impegno, con il quale ha saputo coniugare la fede con una forte dedizione per la giustizia sociale e ambientale e la difesa dei più deboli.
Tra gli aspetti più significativi del suo pontificato, si ricorda la sua instancabile azione per la salvaguardia dell’ambiente, per un’agricoltura sostenibile e per la tutela della biodiversità, temi che ha posto al centro del dibattito morale globale.
Questa dedizione profonda per la cura del Creato ha trovato la sua espressione più alta e concreta nell’enciclica “Laudato Si’ “, del 2015, che ha segnato un punto di svolta nel rapporto tra fede ed ecologia. In essa, Papa Francesco ha richiamato l’umanità a una conversione ecologica profonda, invitando tutti a custodire la “casa comune”, denunciando con forza gli effetti devastanti del cambiamento climatico, il depauperamento indiscriminato delle risorse naturali e l’ingiustizia ambientale.
Il Santo Padre ha più volte ribadito come il degrado ambientale colpisca in modo particolare i più poveri, collegando la crisi ecologica a quella sociale e spirituale ed evidenziando che il “grido della Terra e il grido dei poveri” sono intimamente interconnessi.
Nel corso del suo magistero ha promosso con vigore un modello di agricoltura sostenibile, critico nei confronti dei sistemi intensivi, basati su profitto e monoculture, che impoveriscono la fertilità del suolo, inquinano le acque e sfruttano i lavoratori. Papa Francesco ha sostenuto un modello agroecologico che nutre la terra invece di sfruttarla, tutela la biodiversità, intesa come ricchezza inestimabile della vita sulla Terra, rispetta le culture locali, i diritti dei piccoli agricoltori e garantisce cibo sano e dignitoso per tutti. Un mondo che spreca cibo e produce diseguaglianza è moralmente riprovevole.
“Con Papa Francesco scompare una figura che ha segnato il nostro tempo con il suo impegno incessante per la giustizia sociale, la tutela dell’ambiente e della biodiversità. La sua critica al sistema economico che sfrutta e distrugge l’ambiente, al profitto che prevale sulla dignità delle persone e alla cultura dello spreco, ha offerto una visione profonda e necessaria per il nostro tempo – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio – Nella Giornata Mondiale della Terra un messaggio che rimane più attuale che mai, continuando a ispirare le generazioni future. La sua eredità ci sprona a proseguire con determinazione sulla via della conversione ecologica, prendendoci cura della Terra e dei più vulnerabili”.
|