Il Ferragosto porta con sé quest’anno una stangata ai danni dei consumatori, chiamati a pagare il 7% in più rispetto allo scorso anno per le proprie vacanze estive: 47 euro in più a persona per la classica settimana di villeggiatura al mare. Ed è proprio il combinato disposto degli aumenti e del cattivo tempo ad aver causato una netta diminuzione (-20%) delle gite fuoriporta in questi giorni, rispetto allo scorso anno.
Alla stangata contribuisce certo il caro-carburante: oggi un litro di gasolio costa il 12,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre per la benzina si spende mediamente il 9% in più, per un totale di 540 milioni di euro solo di maggiori costi legati ai rifornimenti di carburante. Nonostante le “bufale” che circolano in rete però la promessa del governo di intervenire sulle accise e sull’assurda tassazione che in Italia grava sui carburanti non hanno finora trovato seguito.
Eppure Matteo Salvini che aveva definito la riduzione del costo della benzina un “impegno concreto, realizzabile, fattibile”: non vorremmo scoprire, invece, che anche questa promessa ai consumatori si risolva in un nulla di fatto.
“Nonostante il governo sia ormai stabilmente insediato nulla accade riguardo il problema della tassazione dei carburanti, che denunciamo da anni” – sostiene il presidente Carlo Rienzi. “Salvini aveva dichiarato che sarebbe intervenuto sul tema al primo consiglio dei ministri, e invece a due mesi e mezzo dall’insediamento del governo nulla si muove. Vogliamo sperare che non si rimangi questo impegno, i consumatori italiani non lo meritano e non perdonano chi promette senza mantenere”.