Nei giorni in cui il mondo guarda al viaggio epocale di papa Francesco in Iraq, da cui si può comprendere il valore universale del messaggio cristiano e l’apertura insita nella cultura della carità cristiana, appare più evidente l’irragionevolezza del continuo tentativo di riduzione di tale prospettiva a una forma culturale stereotipata e banalizzata come fosse un mero insieme di pregiudizi moralistici o superstizioni da abbattere.
Così, purtroppo, é accaduto anche durante il recente 71° Festival di Sanremo, che ha ospitato alcune gratuite espressioni denigratorie verso immagini e simboli cristiani.
In proposito, la rete di associazioni Polis pro Persona (cfr. www.polispropersona,com) esprime il proprio sostegno al messaggio di mons. Antonio Suetta Vescovo di Ventimiglia – San Remo, che ha dato voce al sentimento di dolore di credenti e non credenti per lo svilimento di simboli cristiani e per l’ostentata reiterazione di messaggi che contrastano con il rispetto di tutte le posizioni culturali, di cui il servizio pubblico dovrebbe essere massima garanzia.