Nuove azioni culturali improntate all’inclusione sociale, alla solidarietà e alla ricucitura del tessuto urbano, per la prima volta al di fuori della città di Milano. Il bando – attivo dal 2018 – ha già sostenuto 88 organizzazioni radicate nei territori d’intervento e coinvolto oltre 45.000 persone…
Milano – Tornano i progetti “Sottocasa”, il bando orientato al sostegno dell’offerta culturale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica e di housing sociale dell’intero territorio di riferimento di Fondazione Cariplo (Lombardia, province di Novara e VCO). Sottocasa nasce, infatti, nell’ambito del programma di Fondazione Cariplo Lacittàintorno, con l’obiettivo di sostenere iniziative capaci di favorire la partecipazione di fasce sempre più ampie della popolazione residente e di attrarre pubblici sia locali sia cittadini, promuovendo altresì il ruolo delle comunità locali come protagoniste dei processi di riattivazione e risignificazione degli spazi. Nella convinzione che la cultura sia uno degli strumenti che possono migliorare la qualità della vita nei contesti fragili e trasformare la “geografia” dei flussi cittadini costruendo nuove narrative territoriali, anche quest’anno Fondazione Cariplo ha messo a disposizione 1.000.000 di euro per il sostegno di iniziative culturali prodotte “dal basso”.
Le attività dei progetti vincitori si svolgeranno nei prossimi mesi secondo il calendario disponibile sul sito e sulle pagine social de Lacittàintorno.
A Milano, in zona via Padova, il progetto “Plastic Fighters” dell’Associazione COI Ludosofici coinvolgerà gli abitanti del quartiere – soprattutto bambini e ragazzi – nella produzione di oggetti destinati agli spazi pubblici, attraverso la partecipazione a un ciclo di laboratori nel cortile di via Padova36 dove saranno impiegate stampanti 3D e macchine Precious Plastic, oltre a incentivare il riuso della plastica raccolta nel quartiere. Verranno inoltre proposti laboratori di teatro e filosofia per stimolare l’immaginazione a progettare al di là degli stereotipi.
Nel quartiere Barona, il progetto “Tagliamo Corto: non ci bastano le briciole!” ideato da ASD APS ARTEKA creerà un dialogo tra generazioni, in cui gli utenti saranno chiamati a produrre e raccontare la Barona di ieri e di oggi attraverso la realizzazione di un cortometraggio che narri il quartiere, con la partecipazione di un noto trapper della zona, favorendo la riscoperta di un’identità locale.
Al Giambellino, l’associazione Milano Mediterranea coinvolgerà le cittadine e i cittadini del quartiere nella produzione e programmazione performativa/artistica del festival “Milano Mediterranea #3”, un palinsesto di proposte artistiche co-progettate con un gruppo di abitanti del quartiere e diffuse in spazi non solitamente dedicati all’arte e alla cultura, che temporaneamente diventeranno laboratori di incontro e creatività. Sempre a Giambellino, torna anche “Scendi c’è il cinema” del Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio, che propone una rassegna di cinema all’aperto nei cortili delle case popolari: sono loro che si aprono alla città mostrando tutta la ricchezza sociale e culturale del quartiere.
Il progetto “Stadera Summer Sounds – Il Parco come non l’avete mai sentito” grazie a Zero5 Laboratorio di Utopie Metropolitane cooperativa sociale realizzerà nel Parco di Chiesa Rossa – cuore dell’omonimo quartiere – un palinsesto di appuntamenti musicali per la stagione estiva 2022 coinvolgendo attivamente gli abitanti del quartiere.
Nei quartieri di Turro, Casoretto e Barona, “Binari Kaleidoscopi Connessi – Attivazioni popolari” del Forum Cooperazione e Tecnologia ETS andrà a offrire percorsi artistici, educativi, performativi e socializzanti, al fine di favorire una riflessione sulle reali esigenze del territorio e agevolando un coinvolgimento diretto nei processi di rigenerazione e inclusione
Il progetto “Remora” dell’Associazione culturale Terzo Paesaggio si rivolge ai quartieri di Corvetto e Chiaravalle con una nuova proposta culturale, nell’intento di attivare il territorio come laboratorio vivente di sperimentazione di pratiche artistiche: la progettualità prevede un palinsesto orientato al crossover culturale, diffuso e site-specific attorno al tema della convivenza tra umani e non-umani. Sempre a Corvetto, il progetto “Q_ARtieri” di Plurima proporrà l’installazione di cinque allestimenti di design urbano nei luoghi più identitari del quartiere, tra cui i cortili delle case popolari e piazze; ogni modulo darà accesso, tramite QR code, a un portale che racconta storie ed esperienze, testimonianze raccolte con un processo di ascolto degli abitanti, cui seguiranno attività di animazione culturale nei luoghi interessati.
All’indomani dell’emergenza sanitaria, ad Adriano arriva “Percorsi” di Associazione Sinitah APS, che mira a incentivare la partecipazione della comunità alla vita sociale e aggregativa: un itinerario fatto di laboratori educativi, artistici, sull’ambiente, spettacoli di musica, danza e teatro, incontri e conferenze tematiche.
A Calvairate, “ImmaginAria_Esplorazioni” di LUDWIG officina di linguaggi contemporanei propone esplorazioni artistiche e urbane per animare il calendario estivo: scoprire il passato e il futuro del quartiere e del sito dell’Ex-Macello, che sarà oggetto di una serie di azioni mirate intitolate ImmaginAria, per acquisire familiarità con il futuro assetto dell’area.
Infine, a Crema il Circolo Acli Crema porterà “Abitare l’arte”, percorsi di co-progettazione e co-costruzione con artisti e abitanti presso gli spazi comuni dei quartieri ERP, contesti spesso poco coinvolti dalle attività culturali istituzionali. A Como partirà il progetto “La città ideale” promosso dall’Associazione TeatroGruppo Popolare: laboratori per bambini, ragazzi e adulti, un centro estivo, corsi, e due rassegne teatrali (una per famiglie nei cortili dei condomini di edilizia residenziale pubblica, l’altra nella sede del TeatroGruppo Popolare e nei cortili di quartiere). Ad Angera (VA), grazie a “Pop Up” di L’Aquilone Società Cooperativa Sociale, nasceranno iniziative artistiche utili a coinvolgere attivamente gli abitanti sia nella realizzazione di un murales di comunità sia nella riqualificazione e cura del parco, ripensando insieme nuovi usi e funzioni degli spazi ai piani terra dei due palazzi Aler che connotano il quartiere Baranzit.