La Fondazione Valenzi organizza, nel corso di quest’anno, una serie di incontri sulle periferie napoletane.
Un tema oggi strategico perché il futuro della città contemporanea si costruirà proprio a partire dalle periferie, termine che accomuna luoghi molto diversi tra loro e in continua mutazione. Da tempo molti di questi luoghi sono diventati oggetto di interventi urbanistici e di riqualificazione, anche pregevoli e di significativo impatto sulle comunità. Spesso tuttavia sono identificati solo con parole come degrado, marginalità, esclusione, criminalità. Crediamo che rispetto a questa immagine tutta negativa sia opportuno dare spazio ad una diversa narrazione, per contrastare quella ricorrente, a partire dal fatto che ci vive la maggioranza della popolazione urbana. Scrive Renzo Piano: “Le periferie sono sempre luoghi vilipesi, sempre affiancate da aggettivi denigratori: brutte, lontane, ma c’è tanta energia”. Periferie allora non solo come sinonimo di esclusione e degrado ma anche come luoghi di partecipazione e creatività; luoghi ricchi di realtà attive sui territori, associazioni, cooperative, collettivi, che, travalicando gli enormi problemi che pure vi persistono, generano contesti spesso molto vitali centrati su diffuse attività sociali e culturali.
Per offrire un contributo di conoscenza su questi temi, gli Incontri promossi dalla Fondazione Valenzi si articoleranno in due momenti: In una prima fase (aprile-maggio) si darà conto di alcune tra le più significative realtà impegnate su questi territori, realtà che spesso permettono la realizzazione di progetti di reale riqualificazione, un potenziale che cerca di sottrarsi ai discorsi e alle opinioni che sulla periferia si intessono, mettendo in campo iniziative culturali, sociali, laboratori variegati di innumerevoli progettualità. In una seconda fase (settembre-ottobre) si porterà l’attenzione su quelle iniziative di edilizia residenziale pubblica e di riqualificazione urbana delle aree periferiche della città in corso di realizzazione o da implementare, coinvolgendo in un ampio dibattito Regione, Comune e urbanisti.