
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
È la luce che trasforma, che abbaglia, che si fa carezza nel dolore a guidare i pensieri del Papa nell’Angelus, da lui preparato, in questa seconda domenica di Quaresima. È la luce della Trasfigurazione di Gesù che rende visibile ai discepoli che lo seguono sul monte una delle più grandi verità: “dietro i gesti – evidenzia Francesco – che Egli compie in mezzo a loro”, c’è “la luce del suo amore infinito”.
Il periodo di prova
Un amore che il Papa avverte “mentre sto affrontando – scrive – un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me”.