Quotidiani e siti on line riportano in queste ore notizie di iniziative promosse da gruppi No vax che, su chat e social media, diffondono e invitano a diffondere indirizzi e cellulari di medici, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, politici.
Il Garante per la protezione dei dati personali ritiene doveroso ricordare agli utenti dei servizi di messaggistica e dei social network che diffondere senza consenso dati personali, oltre a costituire una violazione della vita privata degli individui, con rischi anche per la loro incolumità, si configura, ai sensi della normativa sulla privacy, come un atto illecito, che può determinare anche l’applicazione di pesanti sanzioni.