Quest’anno ricorrono il 31esimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio a Palermo e il 30esimo di quelle di Firenze, Roma e Milano. Un biennio sanguinoso che causò la morte di 27 persone, di cui 11 poliziotti, e centinaia di feriti.
Le vittime di quei vili attentati vengono ricordate oggi a Palermo, nel giorno in cui, nel 1992, la strage di Capaci cambiò per sempre la storia della nostra Nazione.
La città intera si anima e prosegue quella rivolta culturale iniziata proprio nel 1992. Lo fa attraverso molte iniziative di legalità alle quali prendono parte anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della Polizia Vittorio Pisani,
Proprio il prefetto Pisani ha sottolineato come “A 31 anni di distanza dagli attentati mafiosi del 1992, voglio ricordare il sacrificio degli 11 servitori dello Stato caduti nelle stragi: 3 straordinari magistrati Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e 8 eroici poliziotti Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Claudio Traina, Vito Schifani, Antonio Montinaro ed Emanuela Loi, prima ed unica donna in uniforme uccisa dalla mafia, che, nella perfetta consapevolezza dei rischi che correvano, hanno sacrificato la loro vita per l’affermazione dei valori di legalità in cui credevano e su cui si fonda la nostra Nazione.
Il loro esempio continua a vivere e il nostro dovere è mantenerlo sempre più vivo”
La giornata solenne è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro alla Stele di Capaci da parte del Ministro dell’Interno, del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro e del Capo della Polizia, accompagnati dal prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta e dal questore Leopoldo Laricchia.
Successivamente, nel giardino di Palazzo Jung, a Palermo, le autorità hanno visitato la sede del “Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie – Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Nell’occasione sono state piantumate 27 rose, provenienti dal Roseto della basilica maggiore di S. Francesco d’Assisi, che rappresentano le vittime degli attenti mafiosi degli anni 1992 e 1993, di cui 11 poste in ricordo dei poliziotti uccisi nelle stragi.
Davanti l’aula bunker del tribunale di Palermo, luogo simbolo della lotta alla mafia, il ministro Piantedosi ed il capo della Polizia Pisani hanno preso parte all’evento “Giornata della legalità”, trasmesso in diretta su Rai1, che ha visto la partecipazione dei “sindaci bambino” con la fascia tricolore, provenienti da diversi comuni italiani e testimoni diretti di una rinnovata cultura della legalità. In contemporanea, presso il “Giardino della memoria” di Capaci, centinaia di studenti hanno partecipato alle iniziative promosse dall’Associazione Quarto Savona 15 insieme ai reparti e alle specilità della Polizia di Stato.
La giornata di ricordo prosegue nella caserma Pietro Lungaro, storica sede del Reparto scorte di Palermo, dove il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia rendono onore ai caduti delle stragi mafiose deponendo una corona d’alloro sotto la lapide a loro intitolata ed incontrando i familiari delle vittime. Qui assistono all’anteprima della seconda puntata della docu-serie “I ragazzi della scorte – la Quarto Savona 15” che è disponibile su Raiplay e sarà trasmessa in prima serata su Rai3 il 25 maggio. Il capo della Polizia Pisani partecipa, inoltre, alle iniziative di legalità organizzate dalla questura di Palermo e dall’Associazione Quarto Savona 15, alle quali sono presenti gli studenti palermitani e l’attore Pif.
Alle 17.58, ora esatta dell’attentato di Capaci, nel giardino del Reparto scorte, dove è posizionata la teca con la Quarto Savona 15, alla presenza del prefetto Pisani, risuoneranno le note del Silenzio d’ordinanza per commemorare le vittime della strage mafiosa.
Infine, il Capo della Polizia prenderà parte, presso la chiesa di San Domenico, a Palermo, luogo in cui riposa Giovanni Falcone, alla messa in suffragio delle vittime della strage di Capaci. Saranno inoltre presenti le autorità locali e i rappresentanti della Fondazione Falcone.