![Save the Children](https://www.imgpress.it/wp-content/uploads/2025/02/save-the-409x381.jpg)
Alla vigilia della Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che si celebra l’11 febbraio, Save the Children ricorda l’importanza di investire nella promozione dell’accesso per bambine e ragazze agli studi e alle carriere nel mondo della scienza e delle tecnologie, abbattendo il pesante divario di genere tuttora presente in quest’ambito.
Nel 2023, in Italia la percentuale di donne tra i 25 e i 34 anni con una laurea Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) è stata meno della metà di quella riscontrata tra gli uomini (16,8% tra le ragazze e 37% tra i ragazzi), con differenze territoriali importanti. Al Nord si laureano in discipline Stem il 17,5% delle ragazze contro il 41,4% dei loro coetanei maschi, nelle regioni del Centro il 16,4% contro il 39,3% e nel Mezzogiorno il 16% contro il 27,5%. Un lungo percorso, per le ragazze, costellato di ostacoli e stereotipi, che si riflette anche nel mondo del lavoro, al punto che, tra i laureati nelle aree Stem di 25-64 anni, lo svantaggio delle donne rispetto agli uomini nei ritorni occupazionali è molto ampio e raggiunge il suo massimo: nell’area scienze e matematica il tasso di occupazione femminile è inferiore a quello maschile di 6,3 punti percentuali rispetto a quella maschile (rispettivamente 80,1% e 86,4%) e raggiunge i 9,3 punti se si considera l’area informatica, ingegneria e architettura (81,8% contro 91,1%)[1].
Nella Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere un accesso pieno e paritario alla partecipazione alla ricerca scientifica, Save the Children ricorda che le disuguaglianze di genere e gli stereotipi nelle discipline scientifiche devono essere combattuti sia nell’orientare ai diversi indirizzi di studio che nel mercato del lavoro. Per questo, è fondamentale agire fin da subito, nei primi cicli di istruzione, per colmare il divario di competenze e promuovere la diversità e l’inclusione nelle materie Stem.
Oggi, in Italia, già dopo i primi due anni di scuola, le bambine ottengono risultati in matematica mediamente inferiori di 9 punti rispetto ai coetanei maschi: uno svantaggio che sale a 11 punti alla fine della scuola primaria[2] e, anche se più contenuto, persiste fino alla scuola secondaria di secondo grado dove il divario di punteggio nelle prove Invalsi è di 7 punti (sale a 10 punti negli istituti tecnici)[3]. Per quanto riguarda, invece, le competenze digitali, le studentesse di 13-14 anni mostrano un vantaggio di 18 punti rispetto agli studenti[4].
“Il divario di genere è ancora molto presente e si radica fin dai primi anni di scuola, negli stereotipi, ancora oggi diffusi, che vorrebbero le ragazze poco portate verso le materie scientifiche e che bloccano sul nascere i loro talenti. La discriminazione e gli stereotipi di genere incidono ancor più su bambine e ragazze che vivono in povertà educativa, scoraggiando il loro interesse per le materie STEM, con il rischio di limitare ulteriormente le loro opportunità di lavoro e di vita. Per questo è fondamentale incentivare fin da subito l’avvicinamento delle bambine alle materie STEM e l’acquisizione di fiducia nelle proprie capacità, contrastando i pregiudizi e investendo in attività di orientamento in queste materie fin dai primi cicli scolastici. In questo senso, Save the Children sostiene pienamente le iniziative portate avanti a livello istituzionale e quelle delle organizzazioni della società civile per sostenere l’accesso di bambine e ragazze alle materie STEM. Favorendo l’accesso di bambine e ragazze in questi ambiti, andando oltre gli stereotipi, possiamo contribuire a promuovere la parità di genere e a costruire una società più equa e inclusiva” ha dichiarato Giorgia D’Errico, Direttrice Public Affairs di Save the Children.
[1] Fonte: ISTAT (2024) Livelli di istruzione e ritorni occupazionali – Anno 2023 https://www.istat.it/comunicato-stampa/livelli-di-istruzione-e-ritorni-occupazionali-anno-2023/
[2] Fonte: https://invalsi-areaprove.cineca.it/docs/2024/Rilevazioni_Nazionali/Rapporto/Rapporto%20Prove%20INVALSI%202024.pdf
[3] Fonte: INVALSI https://public.tableau.com/app/profile/invalsi/viz/Rapporto2023-2024-Grado8-Grado13/INIZIO
[4] Invalsi (2023), IEA ICILS 2023, Indagine sulle competenze digitali – Rapporto Nazionale: https://invalsi-areaprove.cineca.it/docs/2025/Indagini_Internazionali/RAPPORTI/Rapporto_nazionale_ICILS_2023.pdf