GIORNO DELLA MEMORIA. IN PIAZZA BRA LE CELEBRAZIONI NEGLI 80 ANNI DALLA LIBERAZIONE DEL CAMPO DI AUSCHWITZ

Verona – Sindaco Damiano Tommasi: “La presenza in piazza del carro e della mostra sono sicuramente un’opportunità in più per ricordarci quello che è accaduto e quel monito ‘mai più la guerra’ che l’Italia ha ben chiaro nella sua Costituzione. Un impegno che oggi suona sempre più forte. Il passare del tempo, infatti sta sottraendo, portandoseli via, i testimoni viventi di quell’orrore. Il timore è che perdendo quel racconto, quelle testimonianze cosi sofferte, si possa perdere la consapevolezza dell’orrore e della tragedia che hanno segnato in quel periodo le nostre comunità”.
“Sicuramente quest’anno il ricordo di quei giorni e della tragedia vissuta da milioni di persone si fa più viva e attuale – ha sottolineato il sindaco Damiano Tommasi –. L’obiettivo di questo Giorno è ricordare a noi tutti il perché del nascere di bui scenari, al fine di evitarne il riverificarsi. Tuttavia con sconsolata amarezza dobbiamo riscontrare che negli ultimi anni il termine guerra e le violenze che ne seguono sul territorio europeo e non solo, sono sempre più reali.
Oggi a Verona, nonostante il maltempo, la partecipazione alla cerimonia, come ogni hanno, è stata numerosa e sentita. La presenza in piazza del carro e della mostra sono sicuramente un’opportunità in più per ricordarci quello che è accaduto e quel monito ‘mai più la guerra’ che l’Italia ha ben chiaro nella sua Costituzione. Un impegno che oggi suona sempre più forte. Il passare del tempo, infatti sta sottraendo portandoseli via, i testimoni viventi di quell’orrore. I tanti testimoni che fino a pochi anni fa contribuivano a tenere viva la memoria. Il timore è che perdendo quel racconto, quelle testimonianze cosi sofferte, si possa perdere la consapevolezza dell’orrore e della tragedia che hanno segnato in quel periodo le nostre comunità. Una tragedia che ha fatto nascere quell’Europa alla quale tutti noi guardiamo quando il termine guerra suona sui nostri territori”.
La Cerimonia in piazza Bra
Un cuscino di rose rosse realizzato da ANED sistemato ai piedi del monumento ai Deportati, insieme alla corona d’alloro e al saluto ufficiale del picchetto d’onore. Verona ha celebrato così questa mattina, 27 gennaio 2025, in piazza Bra, il Giorno della Memoria, ricordando la Shoah e tutte le sue vittime.
Sono passati 80 anni esatti dalla Liberazione del Campo di Concentramento e Sterminio di Auschwitz-Birkenau ad opera dei soldati sovietici dell’Armata Rossa, portando alla luce gli orrori del genocidio nazista. Un anno molto significativo, come ha ricordato nel discorso di fine anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un’occasione in cui l’Amministrazione comunale ha scelto di avviare, di concerto con le istituzioni che si occupano di studi storici e con le associazioni dedite alla conservazione e alla valorizzazione della Memoria, un processo di recupero delle pagine tragiche a lungo trascurate della storia veronese, al fine di rileggere gli anni della guerra, in particolare il biennio ’43 – ’45, riportando alla luce gli eventi e le pagine buie dell’orrore della deportazione o quelle gloriose per l’eroismo patriottico e antifascista di cui la città fu protagonista.
Nonostante la pioggia è stata numerosa la partecipazione in piazza Bra, soprattutto dei giovani, ragazzi e ragazze delle scuole superiori, che al termine si sono recati in visita anche alla mostra e al carro.
La commemorazione si è svolta alla presenza del sindaco Damiano Tommasi, del Prefetto Demetrio Martino, del Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto e dell’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo. Tante le autorità istituzionali, civili e militari presenti.
Al termine della cerimonia il sindaco Damiano Tommasi si è recato in visita alla mostra ‘I Giusti fra le Nazioni’ allestita in piazza Bra e al Carro della Memoria.
Medaglie d’Onore in Prefettura
Il sindaco Tommasi e le autorità presenti si sono poi spostate in Prefettura dove si è tenuta la consegna delle 103 Medaglie d’Onore concesse dal Capo dello Stato ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti ed ai famigliari deceduti.
Il primo cittadino ha consegnato le 14 medaglie riconosciute a cittadini e cittadine del Comune di Verona – tutti deceduti – ritirate dai famigliari presenti.
Medaglie d’Onore Comune di Verona: Ambra Aldo, Baesso Pietro, Betteghella Romeo, Cecconi Ferruccio, Cioffi Luigi, Dal Cere’ Ottorino, Ferracini Giovanni, Leardini Umberto, Mattias Mario, Mecchi Dario, Pianalto Mansueto, Polati Gustavo, Ragno Bruno, Smacchia Franco.
Il programma del Giorno della Memoria ha coinvolto in maniera corale, istituti scolastici, Università di Verona, Archivio di Stato e tutte le istituzioni e associazioni che fanno parte del Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni, tra cui i Figli della Shoah, la Comunità ebraica, l’ANED e ANPI Verona, e l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea.
Alle ore 15 il consigliere comunale Pietro Trincanato, in rappresentanza dell’Amministrazione, parteciperà alla cerimonia di deposizione di una corona di alloro al Cimitero Ebraico di via Badile. A seguire, alle 15.40, l’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo interverrà alla cerimonia al Sacrario del Cimitero Monumentale.
Tutti gli appuntamenti, che proseguiranno fino a febbraio, sul sito del Comune di Verona.
La ricostruzione della Memoria
Verona durante la Seconda Guerra Mondiale è stato luogo strategico delle principali gerarchie sia naziste che fasciste.
Aveva sede il Ministero delle Comunicazioni della Repubblica Sociale Italiana, cui faceva capo anche la direzione del traffico ferroviario. In corso Porta Nuova, all’ex palazzo dell’Ina, fra il 1943-1945, vi era il quartier generale della polizia nazista, luogo di incarcerazione e torture, prima delle deportazioni.
La Mappa
Sono i ‘Luoghi della Memoria’ veronese su cui è stata realizzata una speciale mappa, con la creazione di un nuovo percorso culturale nella storia delle persecuzioni, della prigionia e della deportazione della nostra città. La mappa è stata realizzata dall’Archivio Generale del Comune di Verona in collaborazione con l’Istituto veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
La mappa è in distribuzione, in piazza Bra, nel tendone allestito dai Figli della Shoah di fronte al ‘Carro della Memoria’, dov’è visibile – con un nuovo allestimento grazie al lavoro di ANED Verona – la mostra ‘I Giusti fra le Nazioni’ realizzata dallo Yad Vashem di Gerusalemme. Volontari a cura di ANED, ANPI, Movimento non violento e AssoArma sono disponibili fino al 2 febbraio per raccontare la storia della deportazione a Verona.