“Il conflitto tra sicurezza e diritti della persona umana, appare oggi essere così intenso, da meritare un necessario approfondimento. Il nuovo libro “Il mondo della pena diario di un lungo viaggio alla ricerca di un equilibrio tra sicurezza e diritti dell’uomo” intende stimolare nel lettore l’interrogativo se la sicurezza e tutto ciò che concerne proprio l’uomo e l’umanità, rappresentino per davvero dei diritti tra loro inconciliabili.
Il volume, disponibile su Amazon, 308 pagine, intende, quindi, suggerire al lettore la premessa per cui guardare alla sicurezza insieme al senso di umanità, non costituisce una opzione politica ma un dovere giuridico. L’umanità non è solo un sentimento privato, un moto di compassione, ma è anche il frutto della vera attuazione di tanti diritti quali i diritti essenziali della persona umana di cui alla nostra Costituzione. Il volume intende suggerire al lettore la considerazione per cui è molto difficile che possa verificarsi una vera e propria inconciliabilità tra diritti. Perché vorrebbe dire che il legislatore stia dicendo, sotto il profilo dei concetti essenziali, due cose diametralmente opposte e in palese contraddizione. Il libro intende suggerire al lettore la risposta per cui il conflitto tra diritti dipende oggi in larga misura dall’ipertrofia degli stessi diritti. Dipende da una crescita eccessiva e spropositata di un diritto, rispetto a come era stato inizialmente concepito e disegnato. Questa crescita eccessiva e spropositata va a disturbare il campo di altri diritti. Con l’ipertrofia spesso si crea un conflitto tra diritti così intenso e assoluto, che porta a ragionare secondo la logica del bianco o del nero, che porta sostanzialmente a prendere in esame un diritto escludendone un altro”.
Lo spiega l’autore del libro, l’Avvocato Giuseppe Maria Meloni, portavoce dell’iniziativa Piazza delle Carceri e della Sicurezza del cittadino.