“Se Augusta Montaruli fosse ancora consigliere regionale in Piemonte la sua condanna definitiva nel processo per Rimborsopoli le imporrebbe – non per legge ma, come dice lei, ‘per rispetto delle istituzioni – di dimettersi dalla carica.
Ora la Montaruli è parlamentare della Repubblica e, per lo stesso rispetto, dovrebbe dimettersi da tale carica e non solo, come ha fatto ieri, da sottosegretaria all’Istruzione”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.
“Esprimiamo anche la nostra solidarietà al vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, sottoposto a un vero e proprio attacco squadrista. Basta poco per scatenare i peggiori istinti della destra italiana, nascosti sotto la sua patina di rispettabilità: lo si è visto con l’intervento sgangherato di Donzelli in aula (favorito dal sottosegretario Delmastro), lo si è rivisto ieri con gli ‘schiaffi morali’, anonimi per giunta, a Mulé. Non meravigliamoci se poi davanti alle scuole si passa dai cosiddetti schiaffi morali alle spedizioni punitive.
Infine, ci teniamo a ricordare che le inchieste del 2012 sulle varie Rimborsopoli regionali presero il via grazie alle denunce degli allora consiglieri regionali radicali nel Lazio Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo. Se si è riusciti, infine, a codificare la materia dei rimborsi in tutte le Regioni italiane è merito anche e soprattutto di chi denunciò per primo il malcostume dei rimborsi facili”, concludono.