GRAVINA DI CATANIA (CT) – Rigenerazione urbana, efficienza energetica, sicurezza antisismica e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente: obiettivi che potranno essere raggiunti grazie all’adozione dello studio di dettaglio del centro storico, strumento urbanistico previsto dalla legge regionale 13/2015.
Il documento è stato presentato all’assemblea pubblica voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimiliano Giammusso. «Per noi si tratta di un punto di partenza a testimonianza di una volontà politica che abbiamo manifestato sin dal nostro insediamento: fermare il consumo di suolo e riqualificare il patrimonio edilizio esistente. Il nostro Comune è tra i primi della Città Metropolitana di Catania ad aver definito lo studio di dettaglio – ha commentato il primo cittadino – e abbiamo scelto di presentarlo in anteprima in un’assemblea pubblica perché crediamo fortemente che la partecipazione dei cittadini e degli attori coinvolti possa dare un contributo significativo. Noi immaginiamo di poter così incentivare le ristrutturazioni, gli adeguamenti antisismici, le manutenzioni straordinarie degli edifici. Tutto ciò potrebbe favorire il ripopolamento del centro e l’insediamento di nuove iniziative commerciali grazie anche alla possibilità del cambio di destinazione d’uso».
Tanti cittadini e professionisti del settore tecnico hanno partecipato all’assemblea pubblica che si è tenuta nella Sala consiliare “Peppino Impastato”: presenti il presidente del Consiglio comunale Claudio Nicolosi, l’assessore con delega all’urbanistica Salvo Santonocito e diversi esponenti dell’amministrazione e del civico consesso. A illustrare i dettagli del documento e del contesto normativo a cui si riferisce è stata l’ingegnere Sonia Grasso, redattrice dello studio di dettaglio, realizzato con il fondamentale supporto dell’ufficio tecnico del 7° servizio diretto dal dott. Raimondo Santonocito. «Con questo lavoro si è proceduto alla classificazione, di ogni singolo edificio e area di pertinenza che ricade nel tracciato del centro storico così come indicato nel piano regolatore attualmente in vigore – ha spiegato l’ingegnere Grasso – è stata compilata una scheda esplicativa per ogni immobile che contiene tutte le informazioni utili alla classificazione. In base a questa la legge identifica le diverse possibilità di intervento, che vanno dalla preservazione e tutela degli edifici di valore storico alla possibilità di ristrutturazione e manutenzione straordinaria fino alla possibilità di demolire e ricostruire gli edifici che non rivestono alcun pregio storico o architettonico». «Il documento è stato pubblicato sull’albo pretorio il 9 dicembre 2019 ed è disponibile inoltre sul sito del Comune. I cittadini e i professionisti potranno presentare le proprie osservazioni motivate entro 30 giorni dalla pubblicazione dello studio – ha spiegato ancora il sindaco Giammusso – sia in termini specifici riferiti alla classificazione del proprio immobile che in termini generali su aspetti che riguardano la corretta applicazione delle norme urbanistiche in vigore. Con questo studio iniziamo dunque un percorso di riqualificazione urbana di ampio respiro, in controtendenza con il passato, che sarà ancora di più ribadito e definito nel nuovo Piano Regolatore Generale a cui stiamo già lavorando».