Il nuovo DL conferma l’obbligo del Green Pass nella ristorazione, una misura che giustamente consentirà di lavorare in sicurezza e di garantirla a tutti coloro che usufruiranno di questo servizio. Tuttavia è bene evidenziare che per il settore della ristorazione collettiva si sta aprendo un dibattito che rischia di disorientare le numerose aziende del settore e i gestori dei servizi presso i quali mense e catering vengono erogati.
Il punto da chiarire è su chi deve controllare gli utenti a cui il servizio viene erogato. ANIR Confindustria precisa che le aziende operanti nella ristorazione collettiva svolgono la propria attività e impiegano i loro dipendenti presso strutture terze, pubbliche o private, non sono titolari degli immobili o dei dipendenti delle attività a cui danno il servizio, pertanto è proprio alle imprese o gli enti appaltanti che spetta il controllo di chi ha accesso agli spazi munito di Green Pass. Quegli stessi soggetti sono tenuti già a compiere quelle mansioni organizzative e logistiche nella predisposizione degli spazi, secondo quanto prescritto dalle misure anti Covid vigenti come il distanziamento e l’uso di dispositivi di protezione individuale.
Lo dichiara in una nota ANIR-Confindustria, l’associazione nazionale delle imprese di ristorazione collettiva.