I conflitti d’interesse dell’on. Brambilla, in prima serata con Report: uno scandalo denunciato più volte da REA

Domenica 5 gennaio, andrà in onda in prima serata un’inchiesta di @Report con un servizio di @GiuliaiInnocenzi sul possibile conflitto d’interesse tra il ruolo di deputata e presidente dell’Intergruppo per i diritti degli animali dell’On. Michela Vittoria Brambilla e quello di conduttrice di una trasmissione su Mediaset, sponsorizzata dall’Ente per la tutela delle razze canine. 

REA è più volte intervenuto per denunciare i palesi conflitti d’interesse dell’On. Brambilla tra i quali il suo ruolo di presidente dell’associazione Leidaa, da lei fondata, con appalti in tutta Italia per la gestione di canili rifugi, sfruttando la propria immagine di politica parlamentare e conduttrice televisiva. Commenta il segretario nazionale del partito REA, Gabriella Caramanica. In un altro caso, all’indomani dell’abbattimento dell’orso M91, lo scorso dicembre, la Brambilla annunciò di presentare con la sua associazione una denuncia contro il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Anche in questa vicenda – sottolinea il segretario nazionale REA – evidenziammo come l’onorevole sarebbe dovuta intervenire a livello istituzionale e non di certo favorendo la propria associazione.

E davvero inaccettabile pensare al lucro sulla pelle degli animali. Da una parte l’onorevole Brambilla prende i soldi per la gestione del randagismo, dall’altra per la promozione delle razze cinofile. Ci chiediamo cosa stia facendo per il traffico dei cuccioli?, chiosa Caramanica. 

L’On. Brambilla, forse per assecondare degli accordi politici, non si è mai esposta sulle questioni relative alla caccia o sugli emendamenti per prolungare la stagione venatoria estendendola alle aree protette umide per cui l’Italia ha un’infrazione con l’Unione Europea per violazione delle direttive Habitat. Neanche si espressa sull’emendamento presentato dal Deputato FDI Ciocchetti che mirava, tramite un escamotage, a reintrodurre gli allevamenti per i cani destinati alla sperimentazione. Vale la pena ricordare che l’On. Brambilla è anche direttore editoriale di una testata edita da una federazione animalista della quale sono socie diverse associazioni, tra le quali la LAV.

Che senso ha sbandierare una vittoria per l’approvazione del decreto sull’inasprimento delle pene per i maltrattamenti degli animali quando l’entrata in vigore del divieto di sfruttamento degli animali per gli spettacoli è stata ancora una volta prorogata? In Italia non mancano le leggi, mancano rappresentanti seri delle istituzioni che le applichino. Conclude Caramanica.