I genitori devono controllare i figli e i loro account fake! Sentenza

Essere genitori è quanto di più difficile e complicato esista e spesso i doveri connessi al ruolo non sono conosciuti.

Se da una parte sembra che tutti i genitori sappiano di dover essere responsabili dell’educazione dei figli, dall’altra parte alcuni sembrano non aver compreso di essere responsabili anche delle condotte e dei danni che i figli provocano a terzi.

Proprio in virtù di quest’obbligo di “vigilanza” è onere dei genitori controllare e verificare cosa combinano i propri figli non solo nella vita reale ma anche nel mondo virtuale.

Particolare attenzione, nel mondo virtuale, deve essere prestata ai profili fake creati dai propri figli.

Un profilo fake altro non è che un profilo falso creato su un qualsiasi social network dove non viene utilizzata la propria identità ma una completamente inventata.

Ebbene i profili fake sono un enorme problema per i genitori, poiché la creazione dello stesso diviene reato quando si opera una sostituzione di persona, quando viene utilizzato con finalità diffamatorie o anche quando vi è un furto d’immagine.

Posto che i genitori devono controllare i sociali a cui sono iscritti i propri figli sia con un profilo corretto che con uno fake, occorre domandarsi se da tale obbligo si può essere esonerati in caso di poca dimestichezza con il particolare social network utilizzato, di nulla o quasi nulla competenza informatica o ancora perché non si conoscono le password di accesso.

La riposta è no, i genitori non hanno esoneri pertanto se i figli, anche tramite un profilo fake, tengono una condotta illecita, saranno loro a dover pagare.

Questo è quanto stabilito dal Tribunale di Brescia con la sentenza 879 del 4 marzo scorso che ha condannato i genitori di una ragazza a risarcire 15mila euro di danni.

La loro figlia, infatti, tramite un profilo fake aveva insultato ripetutamente una compagna di classe, pubblicando anche foto pornografiche con un software di manipolazione delle immagini.

Esiste un modo per i genitori di essere esonerati?

Esiste ma la prova può dirsi diabolica.

Se un genitore non vuol pagare i danni, deve poter dimostrare non solo di avere adottato la sufficiente diligenza nella vigilanza, ma deve provare di non aver creato o lasciato permanere situazioni di pericolo, tali da permettere il compimento degli atti illeciti.

Da ultimo si deve precisare che la sentenza del Tribunale di Brescia non è un caso isolato ma fa parte di un orientamento ormai costante che impone ai genitori non solo a impartire ai figli minorenni un’educazione all’uso delle tecnologie consona alle proprie condizioni socio-economiche, ma anche a verificare che abbiano acquisito i valori insegnati

 

Sara Astorino, legale, consulente Aduc