I MASSAGGI TANTRICI ERANO A LUCI ROSSE, IN MANETTE MARITO E MOGLIE

MASSAGGI TANTRICI ERANO A LUCI ROSSE: due anni di indagini, fatte di pedinamenti, intercettazioni e appostamenti, l’operazione Vishudda (dal nome del centro sequestrato ad Ancona, che rimanda al quinto chakra della tradizione indù del Tantra) condotta dalla Squadra Mobile di Ancona, guidata dal V.Q.A. Carlo Pinto, e coordinata dalla Procura.

Indagine che ha coinvolto in tutto 6 persone e ha portato a 5 arresti disposti dal gip, su richiesta del P.M. Daniele Paci: in carcere è finito un imprenditore foggiano di 40 anni, ai domiciliari la moglie 33enne, mentre per altre tre delle 4 donne indagate è stata emessa la misura cautelare dell’obbligo di dimora (una, barese, è stata perquisita ma senza provvedimenti restrittivi perché aveva abbandonato il lavoro per motivi di salute).

Sono stati sottoposti a sequestro preventivo 9 centri massaggi gestiti dalla rete: uno ad Ancona, in Strada vecchia del Pinocchio nella zona industriale Baraccola, gli altri a Faenza (Ravenna), Curtatone (Mantova), San Giovanni in Marignano (Rimini), San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), PescaraBarlettaBologna e Foggia.

Per i 6 indagati – tra cui 4 coordinatrici che gestivano alcuni dei centri, sotto il rigido controllo dei datori di lavoro – l’accusa è di concorso in favoreggiamento della prostituzione, ma la coppia foggiana, considerata il vertice dell’organizzazione, dovrà rispondere anche di concorso in induzione alla prostituzione perché su siti specializzati, attraverso annunci di offerte di lavoro a tempo indeterminato con promesse di guadagni fino a 2500 euro mensili, reperivano giovani ragazze italiane che, secondo l’accusa, venivano indotte a prostituirsi, dopo un adeguato addestramento impartito dagli stessi promotori all’interno dei centri massaggi.