Guida elettrica, condivisa, sostenibile e autonoma: come si trasformerà lo scenario automotive nei prossimi anni e quali saranno i trend che influenzeranno le scelte dei consumatori? Gli uomini saranno solo passeggeri e non più conducenti? Quanto inciderà l’attenzione/preoccupazione per l’ambiente? Il diesel morirà?
L’auto manterrà un ruolo centrale o si preferiranno i servizi di micro-mobilità in sharing? Sono questi alcuni dei focus al centro della nuova indagine di AutoScout24 (www.autoscout24.it), il portale di annunci auto e moto leader in Europa, dal titolo “Italia mobility 2030 – I nuovi orizzonti della mobilità. Elettrico, car sharing, guida autonoma: tante strade, un unico futuro”, realizzata da Nielsen. Un viaggio sul futuro della mobilità, attraverso l’opinione a confronto di consumatori ed esperti del settore, e sulle tendenze sociali, economiche e tecnologiche che nei prossimi anni trasformeranno le nostre città.
“Coscienza green e lotta alle emissioni, trend di mobilità sostenibili e alimentazioni alternative, riqualificazione urbana, tecnologia e connettività. Ci troviamo in una fase di grandi trasformazioni che impatteranno sul nostro modo di pensare e di comportarci – ha dichiarato Gioia Manetti, Vice President International di AutoScout24 – Un cambiamento culturale più che un semplice cambiamento di abitudini, che abbiamo voluto raccontare nel nostro viaggio verso il 2030, guidato dagli attori chiave del settore automotive (esperti, rivenditori e consumatori). Nei consumatori stanno crescendo attenzione e sensibilità per nuove forme di mobilità, c’è voglia di cambiamento, ma anche scetticismo che si scontra con limiti e barriere di un sistema non ancora pronto. Le nostre città si stanno evolvendo e trasformando, e ci sono grandi investimenti in corso in infrastrutture e tecnologia. La strada è ancora lunga, ma analizzarla fin da adesso ci aiuta ad accorciare le distanze e a capire cosa ci aspetta e come intervenire.”
Connesse, green e metropolitane: la rivoluzione delle città del futuro, messa in atto con progetti di sviluppo che, partendo da Milano, vedono nel 2030 l’anno di svolta, ridisegnerà completamente il comportamento urbano impattando, di conseguenza, sui modelli di business e sui tradizionali concetti di mobilità. Secondo gli esperti, le metropoli rappresentano il terreno fertile per la diffusione dello sharing, dei veicoli elettrici e della guida autonoma, seppur quest’ultima sarà il traguardo più lontano; l’auto, all’interno delle metropoli, vedrà un utilizzo diviso tra due fazioni, coloro che la concepiranno come toy e chi la sfrutterà invece sempre più come tool, mentre l’esperienza, legata al fattore emozionale, è l’elemento che continuerà a trovare spazio negli altri ambienti urbani ed extra-città. Le alimentazioni a benzina e diesel non moriranno ma si evolveranno, mentre l’elettrificazione e la guida autonoma resteranno ancora a lungo concetti per pochi e con delle forti limitazioni, a partire dai costi elevati.
Diversa, su alcuni punti, la visione degli utenti. Nei prossimi 10-15 anni si farà più attenzione al risparmio e all’ambiente, preferendo nettamente le vetture ibride, con l’auto che sarà sempre di proprietà, soprattutto tra i giovanissimi. Anche i consumatori, come gli esperti, vedono la guida autonoma lontana, mostrandosi però più scettici e meno favorevoli al controllo totale del veicolo da parte deisistemi di AI. In generale, l’inefficienza dei mezzi pubblici porta l’utente a scegliere l’auto per gli spostamenti quotidiani, incidendo in questo modo sul fattore traffico, punto debole oggi come domani, soprattutto a Roma, mentre Milano nelle proprie scelte di mobilità ha più fiducia nel trasporto pubblico e in soluzioni alternative.