In questi giorni si è molto discusso dell’abolizione del tetto ai pagamenti in denaro contante, ma cosa ne pensano gli italiani? Facile.it ha chiesto agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat di indagare e, dalle risposte date dagli intervistati, si è scoperto che il 62% dei nostri connazionali è favorevole al tetto, con una prevalenza di rispondenti (24,2%) che ha indicato in 2.000 euro il punto dove porre il limite.
Identikit dei favorevoli e contrari
Scorrendo i dati dell’indagine si scopre che ad essersi detti favorevoli al tetto sono principalmente gli Italiani con età compresa fra 25 e 34 anni (64,2%), quelli con più di 65 anni (63,8%), in possesso di un titolo di studio elevato (65%) e i residenti in comuni con un numero di abitanti fra 10.000 e 30.000 (64%).
Guardando invece ai contrari, si vede che sono soprattutto individui con età compresa fra 55 e 64 anni (44,7%), con titolo di studio fino al I grado (46,9%), residenti nel Nord Est (38,5% – 44,7% nel solo Veneto) ed in comuni fino a 10.000 abitanti (38,9%).
Va evidenziato che una percentuale comunque rilevante (3,4% dei rispondenti, pari a 1.506.000 individui) dichiara di non avere la più vaga idea di cosa sia il tetto ai pagamenti in denaro contante.
Le soglie
Tanto si è discusso anche sull’entità del limite da imporre. Se fossero loro a scegliere, è stato chiesto agli intervistati del campione, dove metterebbero il limite ai pagamenti in denaro contante? A questa domanda quasi 1 rispondente su 4 tra i favorevoli (24,2%) ha indicato la soglia ideale a 2.000 euro; 5.000 euro secondo il 22,1%, addirittura solo 1.000 euro per il 19,6%.
Tetto al contante e lotta all’evasione
Fra i sostenitori del tetto al limite di pagamento in contanti, molti sostengono che questa sia una misura utile al contrasto dell’evasione fiscale e, secondo quanto emerso dall’indagine, la pensano allo stesso modo il 56,2% degli intervistati, mentre quasi uno su 3 (32,3%) ritiene questa azione non adatta a quello scopo.
* Indagine mUp Research – Norstat svolta tra il 2 ed il 4 novembre 2022 attraverso la somministrazione di n.1.018 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale.
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